Nato Francesco Mazzola e vissuto tra il 1503 ed il 1540, è passato alla storia come Parmigianino. Fino al 26 giugno è coprotagonista della mostra ospitata a Roma presso le scuderie del Quirinale, intitolata “Correggio e Parmigianino - Arte a Parma nel Cinquecento”. E già una sua nota opera campeggia quale simbolo della rassegna; è il ritratto di giovane donna detto “Schiava turca”, risalente al 1532 e conservata alla Galleria nazionale di Parma. Anche i filatelisti l’hanno nella propria raccolta, naturalmente come francobollo, in questo caso emesso da San Marino il 24 gennaio 2003: è un taglio da 1,55 euro dedicato al percorso “Grandi maestri della pittura”. Non basta, in quanto almeno un’altra tela -ora nella capitale- è stata citata postalmente, questa dall’Italia. S’intitola “Antea” e viene dal napoletano Museo di Capodimonte. Il dettaglio del ritratto è servito per caratterizzare il 50 centesimi “La donna nell’arte” disponibile con il 2 gennaio 2002. Attraverso una selezione di capolavori curata da David Ekserdjian, il visitatore si immerge in quella straordinaria stagione che si sviluppò a Parma nella prima metà del Cinquecento, spiegano gli organizzatori. Mettendo in evidenza come in tale arco di tempo -per la città una vera e propria età dell’oro- la corte, che pur non primeggiava sotto il profilo geografico-politico, seppe svolgere un ruolo da protagonista nello sviluppo del Rinascimento italiano, al pari dei poli culturali di Firenze, Venezia e Roma. Una simile fortuna si deve in sostanza all’attività dei due prodigiosi astri locali, appunto il Parmigianino ed Antonio Allegri, ossia il Correggio (1489-1534). Del primo, che fu attivo anche a Roma e a Bologna, sono esposte -oltre ai ritratti- le opere a soggetto religioso e mitologico. Quanto al secondo, che si concentrò sulla comunità emiliana, sono stati scelti interventi che presentano la carica emotiva e la gamma di sentimenti espressi nel genere della pittura devozionale, oltre ad alcuni titoli a contenuto mitico, che ebbero un’enorme influenza sui maestri successivi. Un’area è dedicata ai loro disegni, la cui comparazione rivela le differenti anime: la ricca produzione del Parmigianino, mosso da un bisogno quasi ossessivo di abbozzare, e quella sostanzialmente funzionale di Correggio. Si aggiungono i lavori di altri quattro autori, meno celebri: Michelangelo Anselmi, Girolamo Mazzola Bedoli, Giorgio Gandini del Grano e Francesco Maria Rondani. Tutti hanno contribuito a caratterizzare la Scuola di Parma, distintasi, per caratteristiche di stile e di poetica, da quella tosco-romana o veneta.
Parmigianino tra ritratti e cartevalori
06 Giu 2016 10:24 - APPOINTMENTS
Roma - L’artista, insieme al Correggio e ad altri autori minori, è al centro della mostra che le scuderie del Quirinale stanno ospitando