Da due, a sorpresa, sono divenuti tre, per giunta non entusiasmanti. Sono le cartevalori a soggetto storico-istituzionale attese per il 2 giugno. Tutte autoadesive, da 95 centesimi e tirate in ottocentomila pezzature per tipo; i fogli sono da ventotto.
Una ricorda il settantesimo anniversario della Repubblica. Dovuta ad Anna Maria Maresca, curiosamente non richiama la protagonista dell’emissione ma un momento della principale cerimonia che caratterizza la ricorrenza, quella di Roma. La vignetta, infatti, ritrae il passaggio sul Vittoriano delle “Frecce tricolori”; si aggiunge lo stemma dovuto a Paolo Paschetto.
La seconda riguarda l’analogo giro di boa raggiunto dal suffragio femminile. Riprende un’immagine d’epoca (tratta da un film dell’Istituto luce) con una donna colta mentre inserisce nell’urna la propria scheda durante le elezioni amministrative del marzo ed aprile 1946. Il francobollo è dovuto a Luca Vangelli.
Suo è pure il terzo soggetto, inerente i quattro decenni da quando venne nominata una ministra. A dispetto di tutte le ipotesi espresse in questi mesi, non rappresenta la politica, ossia Tina Anselmi (sarebbe stato il primo vivente non capo di Stato a finire intenzionalmente nei dentelli tricolori dalla guerra in poi). Vi campeggia, invece, il verbale di giuramento datato 30 luglio 1976 con cui venne nominata al vertice del dicastero per il Lavoro e la previdenza sociale dall’allora presidente Giovanni Leone in occasione del terzo Governo guidato da Giulio Andreotti.
Il testo del bollettino illustrativo sarà del ministro per le Riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi. Naturalmente, gli annulli (tre, uno per ogni esemplare) verranno impiegati presso lo spazio filatelia della capitale, ubicato in piazza San Silvestro 20. Essendo giorno festivo, resterà aperto eccezionalmente dalle ore 10 alle 12.