Uno dei perni su cui ruota il piano industriale di Poste italiane “Deliver 2022” (nella news precedente è stata citata la parte riguardante lettere e cartoline) è la previsione di un forte aumento del commercio elettronico, nel Bel Paese ancora indietro rispetto alla media europea. Secondo le stime, entro il 2020 i volumi dei colli spediti dalle aziende ai consumatori (tecnicamente, il “B2C”) “cresceranno più del doppio”. Per questo il modello di consegna deve essere flessibile, basato sui quantitativi attesi e sulle esigenze dei clienti. Dal punto di vista pratico, il fenomeno viene affrontato unificando di fatto la consegna di corrispondenza e pacchi. Ribadita, inoltre, la volontà di impiegare veicoli a tre ruote, più capaci e sicuri. Un altro obiettivo riguarda i centri di smistamento: occorre migliorarne l’automazione e creare nuovi impianti riservati ai colli. Verrà ridisegnata la rete e saranno ottimizzati i trasporti: si parla ancora di gomma ed aerei, integrando le controllate Sda e Mistral air. Anche per il “J+1” (cioè la consegna nel giorno feriale successivo) dei pacchi, niente ferro, come invece auspicherebbe il gruppo Ferrovie dello stato. Tra le mete, sviluppare l’intesa con Amazon e coinvolgere attraverso il medesimo approccio altre realtà simili (continua).
Piano industriale/2 Il commercio elettronico? Crescerà
17 Mag 2018 15:49 - NEWS FROM ITALY
Sono le previsioni di Poste italiane, che guarda a cosa succede negli altri Paesi. Da qui l’impegno ad investire e migliorare