Naturalmente, al convegno “Poste italiane incontra i sindaci d’Italia”, svoltosi oggi a Roma (news precedente), non è mancato l’intervento dell’amministratore delegato dell’azienda, azienda che ha organizzato il convegno invitando i primi cittadini dei piccoli Comuni.
“Con questa iniziativa -ha detto appunto Matteo Del Fante- abbiamo voluto fare un ponte”. Ricordando poi che la società lavora su tre direttrici: il recapito (ora soprattutto dei pacchi, dai quali si ottiene un ricavo pari a sette volte quello delle lettere), i supporti finanziari (con un’attenzione al risparmio postale, il cui avvio risale alla seconda metà dell’Ottocento), i servizi digitali. Questi ultimi possono essere pubblici o privati, ma -quando c’è di mezzo la Pubblica amministrazione- ci sono dei vincoli precisi e Poste può mediare in favore degli Enti locali.
Quindi, ha calato il suo “asso”, il vero obiettivo dell’appuntamento, intitolato “Dieci impegni a favore delle comunità dei piccoli Comuni” e definito “un programma di servizi dedicati basato sull’importanza strategica di mantenere aperti tutti gli uffici postali” situati nei centri minori.
Sono 1) non chiudere nessun altro ufficio “in completa discontinuità con il precedente indirizzo aziendale”; 2) istituire un riferimento centrale a supporto dei Comuni; 3) allestire nuovi postamat, che in futuro potranno offrire ulteriori prestazioni rispetto alle attuali; 4) senza ulteriori oneri per il pubblico, nei 254 paesi in cui manca l’ufficio postale i principali servizi saranno garantiti tramite i tabaccai oppure i portalettere si recheranno a domicilio; 5) wi-fi gratuito; 6) la tesoreria con Cassa depositi e prestiti; 7) maggiore sorveglianza delle sedi, impiegando riprese video interne ed esterne; 8) l’abbattimento delle barriere architettoniche ancora esistenti; 9) interventi sugli immobili (cessione per fini di solidarietà sociale e pubblica utilità, murali sulle pareti esterne degli uffici, rifacimento delle cassette); 10) una maggiore presenza davanti a flussi turistici che lo richiedano.
L’incontro -chiosano dal quartier generale- segna “l’avvio di un nuovo dialogo e di un confronto aperto che avvicina ancora di più Poste italiane, i territori e le sue comunità; un percorso fatto di impegni reali, investimenti, nuovi servizi e opportunità concrete per la crescita economica e sociale del Paese” (fine).