Dalla natia Foligno al teatro alla Scala di Milano in qualità di “imperial regio architetto”, per tornare nella città umbra “ospite” della scuola che oggi porta il suo nome.
È Giuseppe Piermarini (1734-1808), tra i protagonisti del percorso che ha visto i ragazzini della media omonima avvicinarsi alla filatelia.
Gli allievi del secondo e del terzo anno della sezione “A”, con la supervisione dei professori Pierita Prologo, Virginia Spina, Gabriella Santarelli e Renato Campana, si sono cimentati in un progetto che li ha portati alla conoscenza dei francobolli e del loro mondo. Gli studenti -con la collaborazione del referente per la filatelia di Poste italiane, Giovanni Mazzoni, e del Circolo filatelico e numismatico di Foligno, presieduto da Giampaolo Costa- hanno approfondito temi come la realizzazione tecnica, la scelta dei soggetti, le caratteristiche dei valori postali e le modalità per impostare una raccolta. Il progetto si è concluso con un allestimento del lavoro prodotto, presentato all’inaugurazione della scuola dopo lunghi anni di lavoro.
I giovani alunni, con maturità e un pizzico di comprensibile timidezza, hanno illustrato il proprio lavoro al pubblico e collaborato alla realizzazione dell’evento. “Questa mostra –spiegano gli organizzatori- va ad arricchire ed a ravvivare ancor più una struttura scolastica che colpisce per la cura nel dettaglio e la carica positiva che trasmette”.
I ragazzi hanno pure realizzato una cartolina su cui sono illustrati possibili francobolli da emettere in Italia. Fra cui appunto, la proposta del folignate Giuseppe Piermarini.