Prima gli annulli del 18-19 giugno per l’intitolazione al suo nome del giardino in lungadige San Giorgio, la rassegna di manifesti e la guida. Presto, durante l’imminente “Veronafil”, una terza obliterazione, la presenza con uno stand e alcuni dei suoi lavori. Così l’associazione culturale Quinta parete promuove il pubblicitario e illustratore Plinio Codognato, nato nella città veneta nel 1878 e morto a Milano nel 1940. Poteva -scrive Federico Martinelli nella stessa pubblicazione “Plinio Codognato - L’arte della pubblicità tra Verona, Milano e Torino” (144 pagine con illustrazioni a colori, 12,00 euro)- “facilmente dedicarsi all’arte fotografica come il padre, apprezzato fotografo con studi a Verona, Ferrara e Rovigo, sceglie invece la pittura di cavalletto, tradizione del passato che si addice maggiormente alla sua sensibilità”. Trasferitosi a Milano, lavora per le Officine grafiche Coen come incisore e disegnatore di cliché per cartamoneta, e contemporaneamente firma i primi manifesti pubblicitari per la Maison Talbor, ditta produttrice di biciclette e pneumatici. La strada è segnata, e per colui che verrà chiamato -pur non aderendo al Futurismo- il “cantore della velocità”, arrivano i lavori per la veronese “Fiera cavalli”, e poi per Branca, Carli, Cinzano, Cora, Fiat, Florio, Frera, Isnardi, Pirelli, Unica… Nel curriculum, la collaborazione per le immagini a riviste e quotidiani, ma il suo impegno principale è rivolto ai cartelloni, una quantità che viene definita “monumentale”: secondo gli esperti, si aggira sulle millecinquecento opere e tra gli anni Venti e Quaranta “concerne praticamente tutto quanto entra nelle case degli italiani”. Senza dimenticare le cartoline, la cui produzione, “copiosa ed importante”, oggi è molto apprezzata nel mondo del collezionismo; i soggetti sono vari, dai commemorativi ai propagandistico-pubblicitari che riproducono i suoi poster.
Plinio Codognato al convegno commerciale
17 Ott 2011 10:45 - APPOINTMENTS
“Veronafil” ricorda il concittadino, oggi apprezzato anche dai collezionisti di cartoline, che fu pittore della pubblicità