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editor Fabio Bonacina

27263 news from 8/3/2003

Incidenti in moto, attacchi da parte di cani, rapine... Aumentati di 404 (+3,34%) gli eventi registrati nel 2008 se confrontato con il 2007. Ma sono aumentate anche le ore lavorate

Una delle locandine predisposte per sensibilizzare il personale
Una delle locandine predisposte per sensibilizzare il personale

Erano 12.091 nel 2007; sono risultati 12.495, con un aumento di 404 (+3,34%), nel 2008. Sono gli infortuni, che hanno richiesto almeno un giorno di astensione dal lavoro, registrati nel complesso da Poste italiane. Tenendo presente, comunque, che il numero dei dipendenti è rimasto praticamente immutato (-0,27%) mentre le ore lavorate, e quindi l’esposizione al rischio, sono aumentate dell’1,33%. Cresciute pure le giornate perse: 380.738 (+6,05%); i costi diretti sono stati valutati in 16,24 milioni.

Fin qui, i dati generali. A voler scendere nel dettaglio, emerge che 71 eventi su 100 accadono nel recapito, dove gli incidenti in moto costituiscono il 44,7% del totale. Non a caso, nel piano regolatore postale è stato deciso di ridurne l’impiego. Gli infortuni durante il recapito a piedi raggiungono il 17,3%. Di questi, il 6% è addebitato all’aggressione da parte di cani; il resto è causato da cadute, scalini, imbucando le lettere o chiudendo i cancelli.

All’interno delle strutture aziendali, invece, i rischi si annidano soprattutto negli impianti di lavorazione manuale e meccanizzata della corrispondenza, che “valgono” per il 14,3%.

Più bassa, esattamente al 12,6%, è l’incidenza riscontrata nelle attività di vendita o di retrosportelleria. Qui il problema maggiore (5,29%) è dovuto a shock da rapina. Il fenomeno, in ogni caso, è diminuito rispetto all’anno precedente anche grazie alla formazione specifica introdotta. Dal punto di vista geografico, gli episodi criminosi, effettuati o solo tentati, sono più frequenti nell’area che unisce Lazio, Abruzzo e Sardegna.

Un’altra voce significativa riguarda i problemi incorsi negli spostamenti dall’abitazione al lavoro o viceversa: le disgrazie, non comprese nei dati complessivi precedenti, sono state 2.075 (nel 2007, 2.074).

Quanto alla durata, il 70% delle assenze causate da infortunio si è sviluppato tra i 4 e i 40 giorni. Il 7% delle situazioni ha richiesto un’interruzione del lavoro fino a 3 giorni ed il restante 23% superiore a 40. A conti fatti, la durata media è stata di 30,47 giorni.

Nell’arco del 2008 sono morti 14 dipendenti, 10 mentre lavoravano.

“Allo scopo -garantisce la società- di sensibilizzare e promuovere l’adesione convinta a modelli di comportamento coerenti con le politiche di prevenzione e protezione sul lavoro, contribuendo così alla diffusione della «cultura della sicurezza» tra tutti i dipendenti”, è stato lanciato “un piano di interventi strutturati nelle aree della formazione e comunicazione”. Introdotti nel 2007, proseguono tuttora.




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