Un tavolo di consultazione permanente per esaminare i diversi temi di interesse pubblico, così da “migliorare costantemente la qualità dei prodotti e dei servizi”. È quanto ritiene Poste italiane, avendo definito con diciannove sodalizi specializzati il “Cantiere consumatori”.
“La firma dell’accordo -ha commentato l’amministratore delegato, Massimo Sarmi, che lo ha sottoscritto a nome della società- rappresenta un momento-chiave nella relazione tra la più grande azienda di servizi del Paese e le associazioni di rappresentanza degli interessi dei cittadini. L’intesa inietta ulteriore energia al dialogo che in questi dieci anni ha portato a risultati molto positivi nell’interesse reciproco”. Oltre a consolidare rapporti definiti ottimi, “dà il segno del livello di maturità raggiunta nella relazione con gli interessi del cittadino «consumatore», essenziale per un’azienda dal forte profilo di responsabilità sociale come Poste”.
Il documento regola anche le relazioni fra i contraenti e stabilisce modalità intonate alla trasparenza e alla comune informazione preventiva. Fissa, inoltre, i principali temi da affrontare nelle riunioni periodiche del tavolo di consultazione, che sarà composto da un rappresentante per struttura e dovrà individuare la migliore soluzione al fine di contemperare le reciproche esigenze in occasione di iniziative che abbiano un significativo impatto sulla clientela. Nato, infine, il comitato paritetico Poste italiane - associazioni per gestire le procedure di conciliazione.
Attualmente la società intrattiene rapporti con Acu, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Arco, Assoconsum, Assoutenti, Casa del consumatore, Centro tutela consumatori e utenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega consumatori, Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino, Unione nazionale consumatori.
Nel frattempo, oggi alle Poste centrali di Napoli si è tenuta la presentazione, organizzata dal Consumers’ forum, del libro “La moneta della discordia”, di Giovanni Moro. L’euro -ha ricordato il professore- è innanzi tutto uno strumento di identità collettivo, un mezzo di comunicazione e scambio che lega tra loro le persone e le comunità, uno strumento politico attraverso cui lo Stato sancisce la sua sovranità. È per questo che ad esso vengono attribuite, direttamente o indirettamente, le difficoltà che l’Europa vive di fronte alla dilagante crisi finanziaria ed economica.