Alla cerimonia -certificava a ruota “Poste e telecomunicazioni”- c’erano tutti: il senatore del collegio, il vescovo, il viceprefetto, il sindaco e l’intera rappresentanza postale, dal direttore provinciale agli sportellisti destinati a lavorare nella sede. Spiritualmente intervenuti attraverso i telegrammi spediti loro a Roma per la circostanza pure il ministro, il sottosegretario ed il direttore generale. Il 30 agosto 1964, a Gravina di Puglia (Bari), venne inaugurato il nuovo edificio postale. Portato a termine in breve tempo, “è venuto ad aggiungersi -chiosava la rivista- alle altre numerose opere realizzate in terra di Bari dall’Amministrazione Pt nel quadro del vasto programma di ammodernamento e ricostruzione”. L’aspirazione dei cittadini -si legge nel discorso ufficiale- “intesa ad ottenere una decorosa ed adeguata sede dei servizi”, “è ormai un fatto concreto di cui essi possono andare giustamente fieri”. Curioso è un fatto: almeno all’esterno, l’immobile di via De Gasperi snc, che ancora adesso ospita l’ufficio più importante della cittadina, sostanzialmente appare immutato, nonostante sia trascorso mezzo secolo. In più vi sono la vela, il postamat e lo scivolo per le carrozzine, mentre le finestre al piano terreno sono state trasformate in vetrine. Scomparse l’insegna e la bandiera.
Praticamente uguale, cinquant’anni dopo
29 Ago 2014 19:45 - NEWSPAPERS, MAGAZINES AND SITES
Gravina di Puglia (Bari) - Il confronto delle foto: come l’ufficio postale si presentava all’inaugurazione, avvenuta il 30 agosto 1964, e com’è adesso