Il foglio con le tracce, certo gettonatissimo per tutti i maturandi alle prese con gli ultimi ripassi prima degli esami, balza agli occhi per un dettaglio. Stando all’immagine, scaricata dal sito Scuolazoo, il documento è transitato oggi pomeriggio dalle Poste di Milano Cordusio per una sorta di “prova certa”. Per dimostrare, insomma, che quel testo non era così segreto quanto avrebbe dovuto essere. E che qualcuno di non autorizzato l’ha avuto in mano prima del tempo.
Il suggello è dato dall’annullo poiché, come si diceva una volta, questo “fa fede”; indica le ore 17 del 21 giugno 2010. In cambio della... certificazione, Poste italiane ha incassato 1,40 euro, cifra rappresentata dalla carta valore per il centesimo di Confindustria.
“A tutti quelli che ci criticano -si legge in questo momento nel sito-… le tracce non le abbiamo fatte noi ma sono state messe online da un blog «maturità 360 gradi» e noi ce le siamo fatte mandare e le abbiamo portate da un notaio di Milano che ha verificato il codice a barre di appartenenza della commissione di Viterbo… erano perfette”.
Secca la smentita diffusa dal dicastero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca. “Le presunte tracce della prima prova scritta dell’esame di stato apparse oggi in rete e pubblicate da alcuni organi di informazione sono assolutamente false. Il ministero smentisce categoricamente che il contenuto delle tracce sia stato violato. Si tratta dunque di invenzioni che si ripetono identiche ogni anno, prive di qualsiasi fondamento. L’ipotesi che il Miur stia cambiando le tracce in corsa è addirittura ridicola, poiché i testi sono stati già imbustati e regolarmente sigillati”.
Leggende metropolitane, polemiche rituali e colpi di scena a parte, ormai si comincia: domani suonerà la campanella. In bocca al lupo, ragazzi!