Le indagini di marketing l’hanno evidenziato sovente: una lettera con tanto di francobollo (possibilmente gradevole) ed annullo attira l’occhio del destinatario più di una comunicazione inserita in una busta con banali testi a stampa. L’ulteriore conferma giunge direttamente da un’azienda che fa della promozione via posta uno dei propri canali privilegiati di contatto con la clientela: la Ford. Certo, non affranca materialmente i numerosissimi plichi inviati dalla Germania per presentare la “Kuga”, ma anziché impiegare il semplice riquadro per il “port payé”, disegna un “francobollo” -coerente con la campagna promozionale- e vi aggiunge una “obliterazione”. Diversa nella modalità ma non negli obiettivi è stata la scelta compiuta due anni fa dalla Fiat. Per il lancio nel Regno Unito della “Nuova punto” ha impiegato il servizio delle cartevalori personalizzate. Altre aziende, automobilistiche e non solo, in Italia stanno adattando con testi ed immagini l’impronta del “posta target”.
Quanto il “port payé” si fa notare
07 Nov 2009 01:56 - FROM ABROAD
La campagna promozionale della Ford sostituisce l’abituale annotazione di servizio con un “francobollo” ed il relativo “annullo”