La resurrezione di Cristo ricavata dalla tavola centrale del “Polittico Averoldi”, dovuto a Tiziano Vecellio, in vita tra il 1488 ed il 1576.
L’opera, databile tra il 1520 e il 1522, è conservata a Brescia presso la chiesa dei santi Nazaro e Celso, nella stessa posizione per la quale fu concepita. Venne commissionata -spiegano nella città lombarda- dal nunzio apostolico della Serenissima Altobello Averoldi. Il suo potere era tale che il pittore, al fine di completare il dipinto, ritardò persino dei lavori già richiesti dal duca di Ferrara.
Rappresenta il soggetto scelto dalle Poste vaticane per sottolineare, anche a livello marcofilo, la Pasqua edizione 2019. Non a caso, l’annullo -che potrà essere richiesto al locale ufficio obliterazioni fino al 25 maggio- mostra la data del 21 aprile.
L’operatore ha allestito pure busta e folder, associati al francobollo emesso per l’occasione l’11 febbraio.