“Retail”, in inglese, vuol dire “al minuto”, ed è su questa base che da domani il modo di spedire raccomandate e assicurate dovrebbe mutare. Un termine straniero per mascherare quello che al momento appare soltanto un aumento. La raccomandata per l’interno retail fino a 20 grammi, ad esempio, passa da 2,80 a 3,30 euro. Dietro c’è l’ammissione dello stesso ministero allo Sviluppo economico, che il 23 dicembre scorso aveva ricevuto la proposta di adeguamento presentata da Poste italiane, così da applicare il metodo del “price cap”. Da qui “l’introduzione del servizio di corrispondenza raccomandata e assicurata non retail, al fine di conseguire, mediante una rimodulazione dell’offerta, una parziale copertura dei costi di erogazione del servizio ed una riduzione dell’onere, derivante dagli obblighi di servizio universale, che rimane a carico del bilancio della società”. Il provvedimento riguarda soltanto raccomandate ed assicurate, nei rapporti interni e con l’estero (in tale caso, esiste solo il retail), escludendo gli invii relativi alle procedure amministrative e giudiziarie. Ma, in soldoni, cosa cambia? Per i privati e per le ditte che non vogliono -o non possono- sottoporsi ai requisiti di standardizzazione fissati dal ministero sostanzialmente nulla, se non l’aumento tariffario. Per gli utenti restanti, in cambio dell’adeguamento alle condizioni tecniche, più o meno già introdotte in altri servizi, si ottiene attraverso la prestazione non retail un costo di spedizione più basso. La raccomandata fino a 20 grammi costa 2,20, 2,50 o 3,20 euro secondo se va recapitata in area metropolitana, capoluogo di provincia o extraurbana. Anche se a questo punto occorrerebbe confrontare il risparmio sul listino rispetto all’onere delle fasi di prelavorazione a carico del mittente. Fasi che richiedono, ad esempio, il confezionamento in scatole di cartone a perdere, l’ordine dei plichi secondo il codice a barre e, per gli invii superiori a 500 pezzi, pure l’organizzazione in base al codice di avviamento postale. In più, c’è la scomparsa dei francobolli: il non retail impone soltanto macchina affrancatrice, conto di credito o la procedura senza materiale affrancatura. Da una sommaria indagine di “Vaccari news” appare chiaro che gli utenti e persino gli sportelli postali siano impreparati a gestire le novità. Sarà probabile che l’effettiva applicazione slitti di qualche giorno, magari variabile da ufficio ad ufficio. Un po’ come accaduto tre anni fa con la riorganizzazione delle lettere ordinarie, quando per decreto si mantenne soltanto il servizio prioritario.
Retail e non retail, da domani si cambia
29 Giu 2009 15:52 - NEWS FROM ITALY
Il provvedimento riguarda raccomandate ed assicurate. Ad essere colpiti dagli aumenti sono gli invii sporadici, cioè quelli utilizzati principalmente dalle famiglie. Le aziende, invece, potrebbero -a condizioni di standardizzare le spedizioni- risparmiare