Da una parte Poste italiane si appresta a ripensare l’area tradizionale, in particolare il recapito (i primi cambiamenti sono attesi per il prossimo mese); dall’altra si consolida nel settore del risparmio gestito. È recente -a quest’ultimo proposito- la firma degli accordi attuativi con Anima holding per rafforzare la collaborazione, così come previsto in dicembre. Al tavolo pure Anima sgr, Bancoposta fondi, Poste vita.
L’operazione -è uno degli aspetti più importanti- prevede la scissione parziale in favore di Anima sgr della gestione di attivi sottostanti a prodotti assicurativi di ramo I, il cui titolare è Bancoposta fondi sgr; il valore supera i 70 miliardi di euro. La modifica dovrebbe completarsi nel secondo semestre del 2018 (occorre attendere, fra l’altro, le necessarie autorizzazioni).
Per la holding l’intervento si qualifica tra parti correlate di maggiore rilevanza, perché Poste detiene il 10,04% del capitale sociale. Considerando il gruppo nella sua interezza, Anima gestisce un patrimonio che a fine gennaio superava i 95 miliardi; articola la propria offerta in fondi comuni di diritto italiano ed in società di investimento a capitale variabile di diritto estero. Inoltre, opera nei settori della previdenza complementare per aziende e privati da una parte, in quello delle gestioni patrimoniali ed istituzionali dall’altra (continua).