L’unico dato positivo è che -almeno questa volta- è stata superata la bizzarra logica di dedicare il tributo “Giornata della filatelia” agli insetti (è capitato il 21 ottobre 2016) e alla musica (7 ottobre 2017), cioè a settori che nulla hanno a che spartire con quello festeggiato. Forse, però, bastava un dentello, uno solo, magari per il centenario della Federazione fra le società filateliche italiane. Non i sei che usciranno il 22 marzo a “Milanofil”.
Cosa rappresentano? Cinque -dicono dal ministero allo Sviluppo economico- “sono disposti su due file e inseriti in un foglio fustellato”. In alto a destra è disposto il sesto, anch’esso fustellato; focalizza il particolare tratto da una carta valore della serie “Democratica” raffigurante la statua della dea Roma, realizzata da Angelo Zanelli per il Vittoriano, la cui immagine è integralmente riprodotta nel resto del blocco assemblato ad altri due esemplari di posta aerea della stessa serie, di cui si intravedono una rondine e un aereo. Domanda: erano proprio necessari?
Tutti dei “B”, quindi dal costo attuale di 1,10 euro, sono autoadesivi e tirati in quattrocentomila pezzi ciascuno; vi ha lavorato Angelo Merenda.