Domani alle ore 17 l’inaugurazione, e poi ingresso libero dal 29 novembre al 28 febbraio. È la mostra “San Dorligo della Valle-Dolina - 140 Anni di storia postale”, firmata dal Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa di Trieste, ubicato in piazza Vittorio Veneto 1.
Racconta la storia della piccola comunità e del suo ormai vetusto ufficio. Rispetto ad altri della provincia e della stessa regione, il presidio -spiegano gli organizzatori- “appare storicamente ben documentato e intimamente connesso alla presenza di un’antica famiglia del paese, quella dei Pangerc”. Vi sono infatti delle tracce documentali di una Ursula Pangerc, figlia dell’allora borgomastro di Dolina, che già nel marzo del 1873 faceva il mastro di posta.
Curato da Chiara Simon e Marco Manin con la collaborazione dell’Associazione storico culturale e dell’Archivio storico della famiglia Pangerc, l’allestimento presenta una serie di testimonianze scritte, come le cartoline, e di oggetti, dai bolli ai costumi, che documentano l’evoluzione del servizio. Nato per sostenere la crescita commerciale attraverso l’accettazione di missive e pacchi.
L’iniziativa è dedicata ad Ursula ed ai suoi successori. A lei segue il fratello Josip. Con l’accorpamento del territorio a Roma, nel 1920 la sede si trasforma in quella di San Odorico di Valle, ma tre anni più tardi diventa San Dorligo della Valle. Alla fine della Seconda guerra mondiale ritorna ad essere gestita dai Pangerc, il cui cognome si presenta italianizzato in Pancrazi. Nel 1952 la ricevitoria cambia in pubblico ufficio sotto la diretta dipendenza dello Stato. Anche in questo passaggio c’è un parente che assicura il lavoro: è Amato Pancrazi, ovvero Ljubivoj Pangerc. Nel 1984 gli sportelli traslocano dal centro della località alla nuova struttura costruita a fianco della scuola. È del 2008 l’ultimo mutamento nella denominazione: diventa San Dorligo della Valle-Dolina.
La rassegna resterà aperta dal lunedì al sabato tra le 9 e le 13; il giovedì pure di pomeriggio, tra le 15 e le 18.
Aggiornamento del 28 febbraio 2014: la mostra resterà aperta fino al 20 marzo.