Niente preferenze per una squadra o per l’altra, ma la semplice volontà di non caricare troppo l’annata di francobolli e quindi di spese, dando per il 2008 la precedenza all’arte: domani con la serie “Capolavori che ritornano” e più avanti con altre citazioni. Così il direttore dell’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica, Ottaviano Rossi, spiega perché il 20 settembre 1999, nel centenario del Milan, da San Marino arrivarono ben sei francobolli, e per l’analogo saluto all’Inter ne giungerà uno solo. Al quale -anticipa a «Vaccari news»- si sommerà in futuro un ulteriore esemplare, dedicato alla Juventus.

Il saluto calcistico fa parte dell’infornata del 26 febbraio, con cui sul monte Titano verrà aperta l’annata.

Alla presentazione, ospitata oggi al negozio milanese di Bolaffi (la società è licenziataria per i prodotti filatelici di Inter, Milan e Juventus), è intervenuto l’amministratore delegato della società nerazzurra, Ernesto Paolillo. “L’emissione di un francobollo -ha detto- è sempre significativa perché ha dietro una ragione; per noi assume un valore particolare”, in quanto ricorda i tempi in cui gli avversari dovevano attaccarsi fra loro “come un francobollo”. Dentro, comunque, “c’è la nostra storia”. L’emissione fa da apripista ed inaugura il calendario di iniziative per il secolo.

È nel nostro dna -ha aggiunto il presidente dell’Azienda autonoma, Pier Orazio Pignatta- promuovere gli eventi, “soprattutto quelli sportivi”.

A chiudere gli interventi, l’autore del bozzetto il (non a caso) interista Valerio Pradal. Per svolgere la storia della squadra -ha precisato- “ci sarebbe voluta un’intera annata di francobolli, ma con un esemplare si deve sintetizzare”.

Intanto, all’“Inter village”, che verrà organizzato all’arco della Pace tra l’8 ed il 9 marzo, ci sarà anche San Marino, presente con un annullo commemorativo.