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editor Fabio Bonacina

27262 news from 8/3/2003

Oggi gli elettori dovranno scegliere se rimanere nel Regno Unito o proclamare un altro Stato. Intanto, la filatelia…

Due etichette con la bandiera nonché i poeti Robert Burns e Robert Fergusson (collezione Fabio Vaccarezza)
Due etichette con la bandiera nonché i poeti Robert Burns e Robert Fergusson (collezione Fabio Vaccarezza)

Giovedì, e com’è tradizione, nel Regno Unito si vota. Questa volta ad esprimersi saranno gli elettori che abitano oltre l’antico vallo di Adriano, in Scozia, per capire se intendono rimanere una regione largamente autonoma ma vincolata ad un patto con Inghilterra, Galles ed Irlanda del Nord, oppure preferiscono procedere in autonomia.

Se dovesse vincere questa seconda ipotesi, per i collezionisti si aprirà un nuovo capitolo finora tratteggiato da due diverse tipologie di reperti. La prima, più semplice, è data dalle etichette che scimmiottano le cartevalori e magari utilizzano i colori nazionali, l’azzurro ed il bianco, richiamando forti simboli, dal vessillo ai poeti Robert Burns e Robert Fergusson.

Decisamente più consolidato è l’altro settore, costituito dalle emissioni regionali varate da Londra e che nel tempo hanno veicolato l’orgoglio nativo, sia pure associandolo ad Elisabetta II (contemporaneamente o meno, la stessa cosa è avvenuta anche per gli altri territori). Le prime cartevalori datano 18 agosto 1958 e propongono la croce di sant’Andrea, il cardo, l’unicorno che regge la bandiera con lo stemma o ancora la croce. Saranno riprese in seguito e, a scopo rievocativo, il 29 settembre 2008. Dal 7 luglio 1971, dopo l’introduzione della “Machin” in versione decimale, la regina è stata associata al leone rampante. Occorre arrivare all’8 giugno 1999 per ottenere l’ammodernamento grafico; i nuovi dentelli riprendono il drappo (una differente versione risale al 9 maggio 2013), il felino ed il fiore, cui si aggiunge il tartan. Da notare, un elemento: sono cambiate le proporzioni tra il soggetto locale, adesso in primo piano, e la silhouette regale, divenuta icona; sempre inconfondibile, però minuta. Ancora più avanti, l’offerta si è arricchita con i commemorativi: si tratta di due foglietti che raccolgono precedenti tagli (due o quattro) e altri due francobolli ciascuno: l’apostolo Andrea e la città di Edimburgo (è il blocco “Celebrando la Scozia” del 30 novembre 2006), oppure le rappresentazioni di Burns (nato due secoli e mezzo prima, 22 gennaio 2009).

A proposito: gli elettori filatelisti dovranno ricordarsi che la struttura loro rivolta si trova a Edimburgo. Dopodomani sarà in un altro Paese?

I regionali dedicati alla Scozia nel tempo: la prima serie del 18 agosto 1958, la versione “Machin” avviata con il 7 luglio 1971, quella attuale, introdotta l’8 giugno 1999
I regionali dedicati alla Scozia nel tempo: la prima serie del 18 agosto 1958, la versione “Machin” avviata con il 7 luglio 1971, quella attuale, introdotta l’8 giugno 1999



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