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editor Fabio Bonacina

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Si è svolta oggi a Milano la presentazione dei mercuriali 2011 di Bolaffi, Sassone e Unificato

L'incontro si è svolto a palazzo Giureconsulti, a pochi passi da piazza Duomo
L'incontro si è svolto a palazzo Giureconsulti, a pochi passi da piazza Duomo

Anche formalmente, i cataloghi 2011 non hanno più segreti. Oggi Milano ha ospitato, presso palazzo Giureconsulti, la riunione voluta dalla Borsa filatelica nazionale per presentare i nuovi titoli.

“Un incontro importantissimo”, ha esordito il presidente dell’Unione stampa filatelica italiana, Danilo Bogoni- chiamato a coordinare gli interventi. “Dai cataloghi -ha aggiunto- arrivano importanti segnalazioni”. Ricordando i due colleghi scomparsi negli ultimi mesi, Renato Russo e Benito Carobene, ha citato quest’ultimo a proposito dei mercuriali. “Non è vero -scriveva il giornalista del «Sole 24 ore»- che la crisi del settore è solo dei cataloghi; colpevoli siamo un po’ tutti”.

“Riccione -ha ricordato il direttore responsabile dell’azienda torinese, Alberto Bolaffi- è ormai il passato; sicuramente Milano è più comoda ed offre una presenza di pubblico maggiore”. Non ha nascosto un “momento di perplessità per cosa la filatelia è diventata e cosa diventerà”. Difendendo ancora una volta il progetto “Diciottenni”, ma chiedendo che ci si inventasse qualcosa, “idee migliori per il collezionismo popolare di francobolli”, perché quello elitario non mostra problemi.

Dal punto di vista editoriale, l’amministratore delegato della società, Lorenzo Dellavalle, ha sintetizzato le novità del “Flash”, rivolto, grazie anche agli inserzionisti, soprattutto ad interlocutori non del settore. Perché “il francobollo interessa ancora il pubblico, basta andarlo a cercare”.

Per la Sassone -realtà tornata ad essere milanese dopo l’uscita di Ambretta Mondolfo Mazzantini- ha parlato il direttore editoriale Giacomo Avanzo. Illustrando la politica aziendale di quest’anno, giudicata “molto selettiva” e che ha premiato solo le voci più difficili. “Oggi i collezionisti sono molto attenti alla qualità, è questa la differenza rispetto a vent’anni fa”. “Centratura, freschezza, gomma... ci sono molti parametri da considerare, non basta dire che i cataloghi sono cari”. Ha spiegato, quindi, come il messaggio lanciato l’anno scorso per non comprare le novità (togliendole dallo “Specializzato” per delegarle soltanto al “Blu”) si sia rivelato “un bidone; il mercato non ha recepito questo nostro segnale. Pur restando convinti della bontà della nostra opinione, siamo tornati all’antica impostazione editoriale, che direi definitiva”.

Paolo Deambrosi, direttore responsabile dell’Unificato, ha messo l’accento sul “Super” e sugli aspetti culturali che lo caratterizzano. Nel contesto, rientra lo spostamento del capitolo dedicato alla Somalia. Un’altra dimostrazione è l’approfondimento presente nello “Junior” sul centocinquantesimo dell’Unità d’Italia, firmato dalla “penna affilata” di Franco Filanci. “È passato il tempo del francobollo considerato come immagine”; per questa esigenza ci sono altri mezzi, più efficaci. “Non possiamo più considerarlo come una figurina”. Sottolineando come ad aprile gli editori abbiano subito un aumento nei costi postali di spedizione del 600%, ha concentrato poi l’attenzione sulla ex divisione filatelia di Poste italiane. Stando ai dati rivelati, con un aumento del 15% nel primo semestre rispetto all’analogo periodo del 2009 ha registrato “un risultato eccezionale”. Ma cosa fa -si è domandato Deambrosi- per promuovere l’ambito? Se solo investisse 3 dei 108 milioni di euro in pubblicità otterrebbe “un incremento incredibile, tale da allargare la base collezionistica”.

Dal canto suo, il consigliere della società Sebastiano Cilio ha presentato un quadro dettagliato delle variazioni ai prezzi, segnalando una richiesta volta a personalizzare le collezioni che punta a privilegiare categorie particolari, come le buste primo giorno o i blocchi angolari.

Il tavolo dei relatori (da sinistra: Paolo Deambrosi, Sebastiano Cilio, Danilo Bogoni, Maria Cristina Purm, Giacomo Avanzo, Alberto Bolaffi e Lorenzo Dellavalle). Sotto, uno scorcio sul pubblico
Il tavolo dei relatori (da sinistra: Paolo Deambrosi, Sebastiano Cilio, Danilo Bogoni, Maria Cristina Purm, Giacomo Avanzo, Alberto Bolaffi e Lorenzo Dellavalle). Sotto, uno scorcio sul pubblico



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