Una volta ci si affidava alla conoscenza del portalettere, che per anni serviva la stessa zona e praticamente conosceva tutti. Ora non è più così, ma le lettere indirizzate a persone inesistenti, sconosciute o con indirizzo incompleto o sbagliato continuano ad essere spedite.
Spiegato il contesto, la soluzione sottoscritta ieri a Lucca, davanti al prefetto, Giovanna Cagliostro, e ad una serie di sindaci: un accordo che permetta a Poste italiane di accedere in via telematica alla banca dati delle anagrafi locali per individuare la via, il numero civico e la residenza dei cittadini, “nel rispetto delle norme sulla privacy”.
Al tavolo, gli amministratori di Altopascio, Barga, Capannori, Forte dei Marmi, Massarosa, Montecarlo e Porcari; dall’altra parte, i delegati dell’azienda, cioè i responsabili per l’area logistica territoriale Centro 1, Andrea Rovai, e per il recapito della corrispondenza nella provincia, Paolo Pinzani.
L’obiettivo è migliorare la qualità del servizio che, come emerso in riunioni fra le parti interessate, “riscontrava alcune criticità legate alla toponomastica delle aree in questione e alla mancata comunicazione delle nuove residenze”.