Nacque l’11 dicembre 1918, cento anni fa. E ieri l’hanno ricordato con francobolli sia la Russia, sia il secondo operatore del Kirghizistan.
È lo scrittore e drammaturgo Aleksandr Isaevič Solženicyn. Con la testimonianza di “Arcipelago gulag”, ad esempio, contribuì a far conoscere all’estero la rete persecutoria del regime, tanto da ottenere il Nobel per la letteratura e poi finendo esiliato dal Paese natale, l’Unione Sovietica. Morì il 3 agosto 2008.
La carta valore emessa da Mosca è dovuta a Sergey Ulyanovsky. In vendita a 27,00 rubli, propone il ritratto del personaggio, associato ad una torretta di guardia e ad un palazzo che evoca un altro lavoro, “La casa di Matrjona”.
L’emissione di Kyrgyz express post, invece, consta di due dentelli, da 75 e 100 som. Il primo è dedicato allo scrittore locale Čyngyz Torekulovič Ajtmatov (12 dicembre 1928 - 10 giugno 2008). Il padre venne ucciso nel periodo delle purghe staliniane; sue sono, per dire, le opere “Melodia della terra. Giamilja” e “Il patibolo”. Fu ministro durante la fase di Mikhail Gorbaciov. Il restante taglio rende omaggio al ben più noto collega.