Dall’1 luglio 1948 agenzia specializzata delle Nazioni Unite. È festa per l’Unione postale universale, visitata, in occasione del giro di boa, dal segretario generale Ban Ki-Moon. Il quale, impegnato a Berna per gli incontri riguardanti l’aumento dei prezzi di riso e grano, ha voluto far tappa all’Upu per ricordare l’importante contributo svolto dai servizi postali nei confronti dello sviluppo globale.
“Viviamo -ha detto- un periodo esaltante per le Nazioni Unite, ma anche un’epoca che esige da noi di più, per essere all’altezza delle speranze che il mondo nutre nei nostri confronti”. L’Upu fa parte integrante di tutto questo. “Centinaia di milioni di persone hanno lasciato i loro Paesi di origine per insediarsi altrove; tuttavia, desiderano restare in contatto con i familiari e condividere con loro le risorse”. In tale contesto, “i servizi postali rivestono un’importanza particolare”.
Pur essendo, forse, una delle più piccole istituzioni specializzate, il lavoro che fa -ha precisato- “è determinante per il successo della grande missione della nostra Organizzazione”. Ban Ki-Moon ha ricordato, inoltre, gli sforzi per aiutare i 191 Paesi membri, soprattutto quelli in via di sviluppo e meno avanzati. Oggi l’Unione è al vertice di una rete mondiale che, associando le dimensioni fisica, elettronica e finanziaria, raggiunge oltre 660mila sedi postali in tutto il pianeta.
Per dimostrare l’appartenenza al circuito Onu, l’Upu ha recentemente aggiunto i rami d’ulivo al suo logo.
Ora si sta preparando al 24° Congresso postale universale. Inizialmente previsto a Nairobi dal 13 agosto al 3 settembre (lo ricorda un francobollo keniota del 19 ottobre 2006), è stato poi spostato, per le violenze registrate nel Paese africano, a Ginevra dal 23 luglio al 12 agosto.