Prima San Marino, data di uscita, poi accantonata, 26 marzo. Oggi Nazioni Unite, Croazia e anche Slovacchia. Ed è proprio quest’ultima emissione a svelare l’“arcano”. Nei progetti iniziali doveva essere una congiunta al debutto per “Milanofil”, in calendario questo fine settimana. Come per il monte Titano e Zagabria, il titolo di Bratislava privilegia l’invito “Usa meno l’auto”, nel caso specifico trasformato nel taglio da 1,70 euro. Lavorato coinvolgendo Adrian Ferda, è raccolto in fogli da trenta o in foglietto dove i restanti nove suggerimenti sono delle etichette. E sulla cimosa appare sia il richiamo al progetto condiviso, sia alla manifestazione meneghina rimandata per il coronavirus. Resta il quesito: perché questo segreto? In base alle informazioni raccolte da “Vaccari news”, l’iniziativa di promuovere “Act now” è dovuta all’Amministrazione postale dell’Onu, poi coordinata da Poste italiane che -a dirla tutta- mai ha accennato a tale iniziativa. E ne sfugge il motivo. Ma i dubbi non sono finiti, perché la lista dei partner -anch’essa bizzarramente nascosta- è variabile, nel senso che nemmeno si è sicuri di chi dovrebbe partecipare ancora. Alcuni, come la Bielorussia, hanno rinviato il debutto a settembre. Così, pare, faranno Italia, Kirghizistan e Malta. Ma l’elenco comprenderebbe pure Albania, Armenia, Azerbaigian, Smom e Vaticano. “I Paesi ai quali è stato approvato ufficialmente il bozzetto sarebbero complessivamente quattordici”, spiega il coautore con Richard Zimmermann del “Catalogue of joint issues”, Enzo Cafaro. “La data di emissione era stata fissata per il 27 marzo, all’apertura del convegno commerciale; alcuni interlocutori avevano intenzione di arrivare qualche giorno prima, ma la settimana indicata era questa. Croazia, Nazioni Unite (sede di New York), San Marino (in seguito saltata) e Slovacchia hanno pensato di mantenere la data invariata. I restanti di attendere «Milanofil»”. C’è chi dice che non è una congiunta... “Beh, questo non è vero. Nessuno può negare l’accordo tra i vari partner. Anzi, a tal proposito facciamo un po’ di chiarezza: quando due o più amministrazioni postali lavorano insieme per un’emissione con una tematica comune, a prescindere dal fatto che il bozzetto sia uguale o meno o che la data sia la stessa o distante nel tempo, è sempre una congiunta, perché viene svolto un lavoro tra le parti condividendo tutta una serie di informazioni. Poi, in base alla casistica, andrà classificata come siamese, gemella, concordata… Il nostro catalogo dà tutte le spiegazioni”. Insomma, ancora una volta, la filatelia non si fa per decreto (fine). Aggiornamento del 6 maggio 2020: oggi lo Smom ha escluso la propria partecipazione al progetto.
Sostenibilità/3 La filatelia? Non si fa per decreto
27 Mar 2020 14:07 - FROM ABROAD
Oggi anche l’emissione della Slovacchia, dove compare il richiamo alla congiunta e a “Milanofil”. L’intervista all’esperto, Enzo Cafaro