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editor Fabio Bonacina

28273 news from 8/3/2003

Le cose che ora non vanno denunciate dal presidente Piero Macrelli: l’internazionale, le emissioni, gli sportelli rivolti ai collezionisti

L’intervento è contenuto nel nuovo numero di “Qui filatelia”
L’intervento è contenuto nel nuovo numero di “Qui filatelia”

“Italia 2015”, emissioni, sportelli rivolti ai collezionisti. Prima gli entusiasmi, poi l’orizzonte nero ed i conseguenti strali. A… lanciarli è il presidente della Federazione fra le società filateliche italiane, Piero Macrelli.

Per ciò che concerne la manifestazione -scrive nell’editoriale del nuovo numero di “Qui filatelia”- “dopo la lettera di conferma ricevuta da Poste il 18 novembre 2013, una serie di incontri con la filatelia e la comunicazione di Poste, tutto sembrava pronto per poter partire… mancava solo la conferma ufficiale con la data, il luogo e il comitato organizzatore che doveva arrivare di ora in ora; nonostante i nostri appelli non è ancora arrivata e fra poco non vi sarà più tempo per organizzarla”.

Sulle emissioni che -bizzarramente- definisce “filateliche”, come se fossero destinate esclusivamente agli appassionati, lamenta i recenti rinvii, annunciati all’ultimo momento se non addirittura dopo la data prevista del debutto (è il caso della “Turismo”, che solo oggi pare si sia rimessa in carreggiata). “La situazione non sfiora il ridicolo, ormai è ridicola”, dice il rappresentante dei circoli. “Ho scritto in proposito al ministro Guidi il 2 aprile: nessuna risposta; ho scritto nuovamente il 7 maggio: vediamo se il ministro o chi per lei ci degnerà di una risposta”.

Infine gli sportelli filatelici, per i quali nel novembre scorso Macrelli aveva incontrato il responsabile alla funzione mercato privati della società, Pasquale Marchese. Riferendosi a quella visita, ora ammette di “essere stato bellamente preso in giro”, in quanto il cosiddetto programma “Sportello filatelico - Iniziative mercato privati per la valorizzazione del canale” di concreto non apporta migliorie. “Delle promesse fatte nulla è avvenuto per quanto riguarda i referenti per la filatelia e il libro-registro negli uffici postali mentre è in atto la cura Marchese… che prevede quanto segue: chiusura di 50 sportelli filatelici fra cui 17 in località con circolo filatelico attivo; gli sportelli filatelici dedicati, cioè con l’indicazione «filatelia», accesso diretto per i collezionisti e un operatore esperto, saranno ridotti a 77!, e di questi 16 sono a Roma”. “Gli altri 423 saranno declassati a sportelli promiscui; rimarranno senza sportello filatelico 5 regioni e 66 capoluoghi di provincia”. Il risultato “sarà certamente una forte diminuzione nella vendita dei francobolli ai collezionisti con grave danno per le Poste e una grave diminuzione dei collezionisti. Tutto ciò ho fatto presente, con una lunga lettera inviata alla nuova presidente di Poste italiane Luisa Todini e all’amministratore delegato Francesco Caio: sono la nostra ultima speranza che qualcosa cambi in meglio”.

Aggiornamento del 14 maggio 2014: ancora una volta, la “Turismo” è stata rinviata a data da destinarsi.

Accessi promiscui: due uffici importanti, due situazioni. All’Aosta Ribitel, l’addetto tratta, oltre alle prestazioni filateliche, anche i servizi postali e lo “sportello amico”; il taglia code prevede un’unica categoria per tutte queste necessità. È un sistema che non serve, in quanto, comunque, l’appassionato deve attendere che si liberi l’unico interlocutore fornito di ciò che desidera. Al Reggio Emilia Centro, invece, l’operatore accetta anche i servizi di bancoposta, ma la vera differenza è un’altra: i collezionisti hanno una corsia specifica. Questo permette loro di andare solo e soltanto dalla persona che ha francobolli, folder, tessere ed il resto del catalogo
Accessi promiscui: due uffici importanti, due situazioni. All’Aosta Ribitel, l’addetto tratta, oltre alle prestazioni filateliche, anche i servizi postali e lo “sportello amico”; il taglia code prevede un’unica categoria per tutte queste necessità. È un sistema che non serve, in quanto, comunque, l’appassionato deve attendere che si liberi l’unico interlocutore fornito di ciò che desidera. Al Reggio Emilia Centro, invece, l’operatore accetta anche i servizi di bancoposta, ma la vera differenza è un’altra: i collezionisti hanno una corsia specifica. Questo permette loro di andare solo e soltanto dalla persona che ha francobolli, folder, tessere ed il resto del catalogo



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