Due giorni intensi per i dalmati italiani, il 15 ed il 16 ottobre impegnati per il loro cinquantottesimo raduno questa volta fissato a Serravalle, quindi a San Marino.
Una scelta non casuale: costituisce un omaggio “al primo esule dalmata, appunto il Marino, scalpellino dell’isola di Arbe in Dalmazia, che fondò la millenaria Repubblica”, spiegano gli organizzatori. I partecipanti all’appuntamento “riaffermeranno i loro diritti, oramai soprattutto culturali, su una regione che avrebbe potuto esser un esempio di convivenza multiculturale, che fu negata già dalla metà dell’800, proprio alla componente italiana della popolazione, cui venivano chiuse le scuole ed impedito l’uso pubblico della propria lingua”.
L’iniziativa è stata valorizzata attraverso un annullo, che richiama il secolo e mezzo dell’Unità. Cita, in particolare, Federico Seismit-Doda (Ragusa, 1 ottobre 1825 - Roma, 8 maggio 1893). Insieme ad altri conterranei, fra cui il più volte celebrato Niccolò Tommaseo, fu protagonista delle vicende risorgimentali: combatté, ad esempio, contro gli austriaci nella Prima guerra d’indipendenza e alla difesa di Roma. Al manuale si aggiungeranno due cartoline.