Non solo la riduzione dei volumi di traffico e la concorrenza tra operatori diversi, che porta -almeno in Italia- anche a contenziosi davanti all’Antitrust. Pure la crisi ha costretto le grandi aziende a rivedere i propri piani per il futuro.
Come il colosso arancione Tnt, il quale stima l’attuale prospettiva economica ancora incerta: dall’inizio della congiuntura ha visto i volumi internazionali scendere ai livelli del 2006 e il settore aereo in Europa precipitare addirittura al 2002. Dove si registra una crescita, come nelle consegne a data certa nelle aree remunerative, questa non riguarda i servizi più pregiati, ma quelli di categoria standard o addirittura a buon mercato, che comunque devono essere impostati su misura del cliente.
A livello geografico si rivela interessante, accanto alla Cina, il Sud America, mentre il mercato dei Paesi Bassi (dove la società ha il quartier generale) e più in generale quello europeo è considerato ormai saturo, caratterizzato da costi in crescita, norme restrittive, competizione sui prezzi.
La grande scommessa è sull’e-commerce, non solo nel versante recapiti, ma anche su altri collegati, come i pagamenti on-line.
Tra gli obiettivi, figura la crescita nelle consegne a giorno definito; per questo il gruppo si concentrerà su quattro aree: pacchi europei, merci, aree emergenti e soluzioni destinate a categorie particolari fra cui salute, elettronica, difesa, energia.