L’impegno assunto in luglio dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato era esaminare entro il 23 dicembre i documenti presentati a suo tempo da Poste italiane e chiudere il procedimento con il 31 gennaio. Ma così non sarà.
“Considerata la complessità delle fattispecie oggetto del procedimento e della documentazione acquisita”, la vicenda che divide Tnt post Italia dalla società guidata da Massimo Sarmi subirà un rinvio, dando come nuova scadenza il 31 luglio 2011. L’istruttoria, che ha visto la referente tricolore del gigante arancione ricorrere all’Agcm, riguarda il “Posta time”, servizio di Poste italiane che appare troppo simile al “Formula certa” della concorrente, dedicato agli invii da consegnare entro data e ora sicure con certificazione dell’avvenuto recapito. Protestando, al tempo stesso, per “un insieme di comportamenti ostruzionistici”.
La medesima Antitrust in questi giorni sconta problemi di vertice: il 18 novembre il Consiglio dei ministri aveva indicato come nuovo presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas Antonio Catricalà. Il quale -secondo fonti giornalistiche- avrebbe scritto a Silvio Berlusconi dicendo di voler restare all’Agcm fino al termine del mandato.