Un anno dopo, ritorna. È il clown muto Paolo Nani, con il suo ventaglio di divertenti interpretazioni riguardanti il modo di compilare una missiva. L’appuntamento è al teatro Filodrammatici di Milano, dal 4 al 9 dicembre. Confermando il suo cavallo di battaglia che sta proponendo dal 1992: “La lettera”. Si tratta -spiegano dallo stesso politeama- di un piccolo miracolo di precisione scenica e talento, un vero e proprio “Bignami” del teatro comico: l’hanno visto in Argentina, in Groenlandia, in Norvegia, in Spagna e naturalmente sotto le Alpi. È un tema con quindici variazioni, ispirato ad “Esercizi di stile” di Raymond Queneau. Solo in scena, con un tavolo ed una valigia di oggetti, riesce a dare vita a delle microstorie, tutte con la medesima trama ma interpretate ogni volta con metodo diverso. La regia è di Nullo Facchini; prezzi: tra gli 8,00 ed i 22,00 euro. Gli orari variano in funzione del giorno: martedì e giovedì alle 21, mercoledì e venerdì alle 19.30, sabato e domenica alle 16. Al termine di ogni replica, l’artista incontrerà gli spettatori rispondendo alle domande. Il ferrarese Paolo Nani “si potrebbe definire una delle tristi conseguenze della fuga dei cervelli dall’Italia”. Da vent’anni vive in Danimarca, “dove ha fondato una sua compagnia e dove porta avanti con dedizione la sua ricerca teatrale. È considerato uno dei pochissimi maestri contemporanei a livello mondiale del teatro fisico o non-verbale”.
