Mentre l’Italia festeggia l’inserimento delle colline del Prosecco esistenti tra Conegliano e Valdobbiadene (Treviso) nel Patrimonio dell’umanità curato dall’Unesco (il relativo vino Docg figura nel francobollo da 60 centesimi emesso il 24 marzo 2012), la Giordania si fa notare per un’iniziativa che promuove, fra l’altro, il Colosseo.
Emessa sempre ieri, è dedicata ad un curioso progetto. Ispirandosi alle sette meraviglie del mondo riguardanti l’Antichità, nel 2007 era stato organizzato un concorso planetario per individuarne altre sette. Allora se ne parlò pure in cronaca postale, ad esempio grazie ad un foglietto di Portogallo (giunse il 7 luglio di quell’anno a 2,95 euro) e ad una serie di Cuba (16 agosto successivo, nominali da 10, 15, 20, 40, 65, 75, 85 centavos). Le stesse strutture preferite dal pubblico sono state ora rappresentate nelle cartevalori, tutte da 40 piastre, del Paese mediorientale. Tra esse campeggia il simbolo di Roma, unico richiamo europeo. Si aggiungono, dall’Asia, Petra (quindi Amman gioca in casa), il mausoleo indiano di Taj Mahal e la Grande muraglia cinese, poi dall’America la piramide messicana di Chichén Itza, il sito archeologico peruviano di Machu Picchu, la statua brasiliana del Cristo Redentore.