“Lavoriamo insieme per la vita”. È con questo slogan che, in Spagna, l’Organizzazione nazionale dei trapianti è attiva da un quarto di secolo. Slogan che appare sul francobollo pronto ad uscire domani, autoadesivo e dalla tariffa “B” (90 centesimi), utile per un primo porto ordinario verso l’Europa.
L’immagine è giocoforza simbolica, ma serve ad attirare l’attenzione sull’argomento. Vuole descrivere le persone che si interfacciano, dove molti cuori si collegano per formarne uno più grande, dal quale emerge una goccia di sangue capace di assicurare l’esistenza.
Dietro, una struttura nata per intervenire nel comparto della raccolta e dell’impiego clinico di organi, tessuti e cellule. Sapendo che la prima operazione locale risale al 1965, ma che per avere una legge quadro fu necessario attendere il 1989 e per il regolamento applicativo l’anno seguente.
L’obiettivo principale dell’Ont è promuovere il dono, così da ottimizzare le possibilità di intervento nei confronti di chi ha bisogno, coordinando e semplificando, nel contesto sanitario, l’attività, l’estrazione, la conservazione, la distribuzione, lo scambio ed il trapianto vero e proprio. Un impegno che ha portato a sostenere le esigenze di quasi mezzo milione di malati ed a condurre il Paese ai vertici planetari nei tassi di settore.