Ogni fine anno, i bambini di tutto il mondo inviano lettere a Babbo Natale e Postnord lo aiuta nel rispondere. L’anno scorso -precisano dall’operatore attivo in Svezia- sono state trattate circa 22mila missive con qualsiasi contenuto, dalle tradizionali liste dei desideri agli auguri, senza trascurare disegni, ciucci e peluche. L’azienda ha consultato gli archivi del Museo postale di Stoccolma e ha trovato elenchi dei desiderata vecchi di centotrenta anni! A ciascuna tornata le corrispondenze che si distinguono di più sono consegnate a tale struttura, dove vengono conservate. Attualmente ve ne sono circa millecinquecento, dal 1890 fino a oggi. Confrontando gli elenchi di allora e quelli attuali, i bambini ambiscono in gran parte alle stesse cose, soprattutto giocattoli, libri e animali domestici. La grande differenza è quantitativa. Vi sono inoltre analoghe corrispondenze giunte dall’estero; provengono da una trentina di Paesi, fra cui Giappone, Kenya, Malaysia, Messico e Stati Uniti. Lo scrivere a Santa Claus venne promosso pubblicamente dalla rivista “Jultomten” con il 1891. Quando cessò la pubblicazione nel 1935, i bambini continuarono a scrivere. Nel 1954 una signora, Elsa Holst, e alcuni amici si misero a disposizione per rispondere a quelle recuperate dall’Amministrazione postale, che avrebbe pagato le conseguenti spese. Dal 1979 il servizio è internalizzato. Il personale legge le epistole e risponde -se compare un indirizzo del mittente- con una cartolina prestampata. A quelle con recapiti esteri si replica in inglese.
Al Museo postale le letterine d’antan
05 Dic 2022 01:05 - FROM ABROAD
Succede a Stoccolma: ogni anno l’operatore postale consegna all’istituzione le missive più significative. In archivio anche quelle del 1890