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editor Fabio Bonacina

27144 news from 8/3/2003

Nella centralissima via Chreščatyk, il movimento Chesno racconta il drammatico periodo illustrandolo con delle “cartevalori” giganti. Ora è il turno del processo a Vladimir Putin

Kiev, appuntamento in via Chreščatyk. Dove il movimento Chesno propone dei curiosi pannelli che mostrano degli enormi, ideali francobolli. Ora è stato installato il terzo: raffigura il presidente della Russia, Vladimir Putin, con la tuta arancione dei prigionieri, davanti a un tribunale (gli altri visi non sono reali per evitare di esporre chiunque a possibili rischi). Come per i precedenti tabelloni, i passanti si fermano e si scattano foto. “Fanno parte della nostra mostra «Resistenza dell’informazione»”, viene spiegato a “Vaccari news” in questa intervista.

La prima immagine proposta rappresentava il ponte di Crimea attaccato, scelto come simbolo per l’occupazione della penisola; venne esposta antecedentemente al 24 agosto scorso, a sei mesi dall’invasione e pensando al giorno dell’indipendenza nazionale. Poi il richiamo è stato sostituito con un altro, questo ritraente il Cremlino in fiamme, posizionato entro il nuovo anno. Sopra cade del cotone, dettaglio che merita un chiarimento: nei notiziari russi, le esplosioni nei depositi di armi non vengono chiamate come tali, ma “scoppi”; tale parola, nella loro lingua, si riferisce sia al botto sia, appunto, alla pianta. La scena con il recluso, infine, è stata installata il 9 maggio, per Mosca una delle festività più importanti in quanto ricorda la vittoria della Seconda guerra mondiale.

Perché avete richiamato il francobollo? “Uno dei tipi di resistenza informativa degli ucraini in tempi precedenti erano proprio i francobolli e attualmente tale raccolta è diventata molto popolare tra gli abitanti. Quindi abbiamo deciso di realizzare un francobollo di grandi dimensioni, alla cui immagine tutti possono unirsi”.

Ne farete altri? “Sì, posizioniamo scene fotografiche per varie festività o eventi importanti, quindi stiamo pianificando qualcosa di emozionante per il futuro”.

In generale, cosa fate? “Il movimento si batte per una cultura politica di qualità che aiuti a dare un senso al caos della politica ucraina e che chiami le cose con il loro nome… Informiamo i cittadini proattivi per cambiare la cultura politica. Il nostro gruppo ha il coraggio di dare una valutazione obiettiva alle azioni dei politici e ai processi politici”.

I tre pannelli che negli ultimi mesi hanno caratterizzato la via Chreščatyk di Kiev (foto: Chesno)
I tre pannelli che negli ultimi mesi hanno caratterizzato la via Chreščatyk di Kiev (foto: Chesno)



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