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editor Fabio Bonacina

27241 news from 8/3/2003

Le priorità di Ukrposhta, nelle aree liberate, sono sempre i pagamenti di pensioni e gli aiuti economici; a ruota, il ripristino degli altri servizi

A Kupiansk liberata (oblast di Charkiv) i primi pagamenti
A Kupiansk liberata (oblast di Charkiv) i primi pagamenti

Di fatto, Ukrposhta segue l’Esercito e, appena possibile, comincia a lavorare nelle zone liberate. Ad esempio, appena ha raggiunto Kupiansk (oblast di Charkiv), ha pagato pensioni e assistenza per conto della Croce rossa. Poi l’avvio delle altre prestazioni. Inoltre, in accordo con l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, ha iniziato a fornire assistenza finanziaria straordinaria agli abitanti nei territori liberati appartenenti alla regione di Doneck.

Ma è necessario anche fare i conti con i danni dopo mesi di occupazione, come nel villaggio di Velyka Oleksandrivka (Cherson). Non sempre è stato possibile imitare la responsabile dell’area, Oksana Nos, che è riuscita a nascondere ai nemici denaro, attrezzature e parte delle auto.

Questo il quadro dei supporti economici una tantum che l’azienda ha consegnato ai cittadini per conto dello Stato: in ottobre oltre 10 milioni di grivnia sono stati dati ai 4.300 passeggeri dei treni dell’evacuazione (complessivamente, nei sei mesi del servizio, la cifra donata ammonta a 63 milioni, destinata a 27mila fuggitivi). Altri soldi, provenienti anche dalle organizzazioni internazionali, hanno beneficiato chi ha lasciato la propria casa (590 milioni), pensionati sfollati interni (544), categorie socialmente vulnerabili (466), ulteriori progetti umanitari (200), stanziati nelle aree liberate (38,2).

C’è spazio persino per un riconoscimento internazionale, arrivato nel contesto dei “Parcel and postal technology international awards” del 2022 e attribuito per l’impegno nel fornire i supporti. L’azienda -viene ricordato- opera in condizioni di guerra. Nel secondo giorno dell’invasione i suoi uffici sono stati riaperti in tutto il Paese; in una settimana si sono riprese le esportazioni verso ogni meta, nonostante il blocco dei collegamenti aerei. In questo periodo sono giunti oltre 2 milioni di chili in aiuti umanitari; 15 partner postali hanno introdotto la consegna gratuita di colli destinati all’Ucraina; gli addetti hanno lavorato 23,5 milioni di trasferimenti in denaro e pensioni, oltre a 2,7 milioni di chili di merci per l’esportazione recapitati a 30mila imprenditori. Grazie all’accordo con la compagnia ferroviaria Ukrzaliznytsia, nel territorio risultano spediti 40 milioni di lettere e 16,3 di pacchi. Inoltre, sono stati messi in strada quasi 1.700 uffici mobili.

Una delle auto di Ukrposhta danneggiate a Velyka Oleksandrivka (Cherson)
Una delle auto di Ukrposhta danneggiate a Velyka Oleksandrivka (Cherson)



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