Le difficoltà non sono solo economiche, e il direttore del Museo storico pt, Renzo Romoli, non le ha mai nascoste. Nel tempo si è parlato più volte della necessità di rilanciare la struttura, magari creando una fondazione, e addirittura di spostarla.
Un passo in avanti verrà registrato domani. Quando alla sede del ministero allo Sviluppo economico, in via Veneto 33 a Roma, sarà presentato il progetto “Samira” per valorizzare quello che viene definito anche come “Museo storico della comunicazione”.
“Il Museo storico delle poste e delle telecomunicazioni -ricordano i promotori dell’incontro- custodisce gli strumenti tecnici che nel passare dei secoli hanno consentito all’uomo di dialogare a distanza: dal più piccolo francobollo alla macchina per la posta pneumatica, dai bozzetti di francobolli disegnati a mano alle bobine del panfilo «Elettra» di Guglielmo Marconi”. Per esso, il dicastero ha adottato la soluzione “Samira”, così da raggiungere un duplice obiettivo: la catalogazione e la condivisione del patrimonio del Museo e la sua valorizzazione e promozione attraverso l’offerta al pubblico di nuove opportunità di visita e impiego.
Il progetto permetterà all’istituzione di aprirsi al pubblico “attraverso le nuove opportunità offerte dalla tecnologia”; i materiali sono collocati all’interno di “spazi digitali” che li rendono visitabili grazie alla rete ed offrono ai cittadini, anche se ancora in piccolissima parte, “una fruizione semplice ed efficace del suo straordinario patrimonio”.