Carte e spedizioni fisiche sono un ricordo del passato. Perché “Italia 2009” inaugura l’era elettronica, perlomeno per quanto riguarda le procedure amministrative (alla mostra, il dato è... certo, resteranno le vere collezioni!).
Da oggi il sito del “Festival” ha attivato una zona speciale. È riservata, quindi non visibile dal pubblico. Per adesso serve a gestire le domande d’iscrizione dei collezionisti che desidererebbero esporre, visto che il termine scade domani.
“Ogni commissario nazionale -spiega dal comitato organizzatore Giancarlo Morolli- ha una password per entrare in quest’area del sito ed inserire le candidature degli aspiranti partecipanti del proprio Paese”. Il sistema, progettato dallo stesso Morolli sulla base delle sue esperienze professionali e dell’analoga attività svolta per “Genova ‘92” e “Italia ‘98”, è stato realizzato da Marco Occhipinti. Ora prevede cinque situazioni: la domanda è ancora da esaminare, è stata rifiutata, è in attesa poiché sono stati richiesti dei chiarimenti, è stata ritirata dall’interessato e, infine, è stata accettata. Tutte le modifiche vengono registrate, ed una volta alla settimana notificate automaticamente con una e-mail al commissario di riferimento.
“È come avere la versione on-line del normale conto bancario”, dice Giancarlo Morolli. “Ma non è che l’inizio, una testa di ponte. Perché, così, si costruisce un database unico, il contenuto del quale verrà utilizzato anche nei successivi stadi, dalla conferma al montaggio, dalla gestione della giuria fino all’elenco dei premiati da consegnare al palmarès. Sarà la prima manifestazione internazionale che impiega questo approccio ed i risultati già si intravedono. Durante la fase di test, uno dei commissari coinvolti, l’australiano Geoffrey Lewis, dopo aver iscritto undici partecipazioni si è detto «divertito» del sistema. Naturalmente, non si tratta di un «gioco», ma di un modo per velocizzare e automatizzare procedure che di norma richiedono tempi decisamente più lunghi e, soprattutto, per gestire dati univoci e controllati alla fonte”.
Il medesimo approccio sarà impiegato con le verifiche. Presto entrerà in azione il presidente della commissione Fip per i falsi, James Van der Linden. Dovrà controllare in via preventiva, così da agevolare il gruppo peritale che affiancherà la giuria, se per le collezioni in gara sono stati prodotti i certificati eventualmente richiesti nel passato e, nel momento in cui si rivelasse necessario, li chiederà prima dell’accettazione definitiva. “È la stessa procedura effettuata ad «Italia 98» con Paolo Vollmeier, ma allora era ancora a livello cartaceo”.