Due francobolli per sostenere la partecipazione a “Rio 2016”. Sono quelli giunti dall’Ungheria oggi, giorno in cui gli atleti coinvolti hanno prestato il giuramento. Nominali da 115 e 355 fiorini, portano il nome di Orsolya Kara. Citano nuoto e kayak su uno sfondo che -attraverso l’abbreviazione “Hun” ed i colori della bandiera- evoca il Paese emittente. Per domani, sullo stesso argomento, si è prenotata la Polonia. Ha definito quattro esemplari da 2,00 zloty ciascuno in foglietto, dovuti ad Agata Tobolczyk. In un colore che ricorda sia l’oro della maggiore medaglia, sia le tinte solari (sullo sfondo dell’insieme vi è l’inconfondibile panorama che caratterizza la città ospite del Brasile), presenta vela, ciclismo, lancio del disco e tennis. In entrambi i casi è presente l’emblema del rispettivo Comitato olimpico nazionale, scelta non casuale. In base alle attuali regolamentazioni, è proprio questo a seguire ed a riscuotere i diritti per i richiami riguardanti stemmi ed altri elementi protetti. Accantonando il contestato e complesso regime che, diretto da Losanna, vigeva fino a qualche anno fa. Il Comitato internazionale olimpico -dice la carta olimpica in vigore- incoraggia, in collaborazione con i Comitati nazionali dei Paesi interessati, l’uso dei simboli olimpici sui francobolli emessi dalle autorità nazionali competenti in collegamento con lo stesso Cio, fatte salve le condizioni fissate da quest’ultimo.
Ungheria e Polonia pronte per Rio
07 Lug 2016 17:00 - FROM ABROAD
Da Budapest due francobolli; quattro in foglietto quelli annunciati da Varsavia. Ora gestiti a livello nazionale i diritti di riproduzione