C’è chi i francobolli li mette ordinatamente nell’album e c’è chi, invece, li... ritaglia, dando la precedenza, beninteso, a quelli rotti. Il sessantaseienne milanese Vittorio Musso fa entrambe le cose. Occorrono abilità e molta pazienza, attitudini che, di certo, possiede. Filatelista (ha l’intera Repubblica, tranne il “Gronchi rosa”), durante il periodo lavorativo ha accantonato la corrispondenza dell’azienda in cui era impiegato: tanti commemorativi ma anche tantissimi ordinari, lavati e diligentemente ordinati. Poi, attorno al 2000, la scoperta dell’espressione artistica: creare dei veri e propri mosaici, utilizzando i colori dei francobolli. Nell’esperienza ha mandato avanti la moglie, appassionata di pittura. Quindi si è cimentato lui, e non ha più smesso. “Quando trovo un soggetto che mi piace -spiega- cerco di associare i francobolli più adatti; tassello dopo tassello, ricostruisco l’immagine, senza utilizzare un disegno di fondo”. Il soggetto può essere il quadro famoso (un... van Gogh può portare via anche un mese di lavoro), un monumento, un insetto. Pure le dimensioni delle opere variano: la più piccola rappresenta un fiore, “ricreato” in 55x55 millimetri. La più grande (e più difficile) raffigura un labirinto, che occupa un pannello da 268x268 millimetri. Le singole tessere vengono prodotte con il perforatore, che prepara coriandoli grandi dai 2,6 ai 6 millimetri, ma poi dipende: “In alcuni così -consiglia- può essere più utile una lametta”.
Vittorio Musso, mosaicista filatelico
29 Mar 2008 00:15 - NEWS FROM ITALY