La storia del libro parte da lontano. Si inizia con le cento cartoline (una per canto) riguardanti la “Divina commedia” ed illustrate da Attilio Razzolini utilizzando la miniatura su cartapecora, quindi realizzate nei modi e nella maniera del Quattrocento. Il lavoro è conservato presso la Rylands library di Manchester, nel Regno Unito.
Lungo il 1902, la Alfieri & Lacroix di Milano le riproduce aggiungendo i tre frontespizi dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso. Un’intera serie, posseduta dai fratelli Andrea e Fabrizio Petrioli, origina l’opera Polistampa del 2008, associata alla trascrizione dell’opera di Dante Alighieri in lingua volgare, curata dall’italianista Giorgio Petrocchi.
Esaurita, ora sul mercato è giunta la seconda edizione con marchio Sarnus. È la riproposizione anastatica, organizzata in 432 pagine con illustrazioni in parte a colori (24,00 euro).