La corrispondenza scambiata tra il drammaturgo Albert Camus e l’allora studente Michel Vinaver, quella tra la scrittrice Madame de Staël ed il diplomatico Pedro de Souza o tra il saggista Marcel Proust ed il compositore Reynaldo Hahn, l’opera “Lettera amorosa” redatta dal poeta René Char nel 1963 ispirandosi al lavoro formulato tre secoli e mezzo prima dal compositore Claudio Monteverdi, le missive del generale Napoleone alla moglie Joséphine de Beauharnais, la testimonianza di un diciassettenne futuro padre della patria Charles de Gaulle alla famiglia, il rapporto epistolare tra lo psicanalista Sigmund Freud e la figlia Anna, quello di Virginia col babbo astronomo Galileo Galilei… Sono alcuni dei temi che, attraverso incontri letterari, letture spettacolo, musica e cabaret (ma i visitatori troveranno anche mostre, mercati, laboratori in tema), saranno valorizzati a Grignan, in Francia. Dove, da domani al 5 luglio, si svolgerà il “Festival de la correspondance”. Giunto alla sua ventesima edizione.
“Quando, per celebrare il trecentesimo anniversario della morte della Marchesa di Sévigné, con Marie-Josèphe Baqué lanciammo il «Festival della corrispondenza», non immaginavamo l’ampiezza che avrebbe preso”, ammette ora il suo presidente e fondatore, nonché sindaco ed ex ministro Bruno Durieux. “Oggi Grignan costituisce l’irrinunciabile appuntamento degli appassionati di lettere, l’appuntamento della scrittura e della lettura”. Dove il concetto di fedeltà rappresenta bene l’iniziativa: “fedeltà alla lettera ed alle esigenze culturali; fedeltà ai nostri ospiti, attori, autori, registi, conferenzieri, artisti; fedeltà ai supporti pubblici e privati, istituzionali o di semplici appassionati; fedeltà dei volontari, anime della manifestazione; infine, e soprattutto, fedeltà del nostro pubblico”.