Dopo i disastri provocati dal supertifone “Hayan” (o “Yolanda”), i conti. L’operatore delle Filippine, Phl post, ha subìto pesanti danni. “Degli uffici postali sono stati distrutti, i tetti divelti, i veicoli fuori uso”, ha documentato il postmaster general aggiunto, Mama Lalanto. È stato richiesto il sostegno finanziario dell’Unione postale universale, che a sua volta l’ha diffuso tra i membri. I territori di Luzon del Sud, Visayas Centrale, Orientale ed Occidentale contavano su 192 sedi ed occorreranno almeno 500mila dollari per intervenire, sapendo che il totale per ripristinare culture ed infrastrutture si aggirerebbe sui 700 milioni (oltre 5.600 le vittime individuate). Una volta che il bilancio sarà definito nei particolari, l’Upu interverrà per definire un piano di ripristino. “Con il denaro raccolto -prevede da Berna il direttore della cooperazione allo sviluppo, Abdel Ilah Bousseta- l’Unione mira a prendere in carica la ricostruzione dell’ufficio principale a Tacloban, città che ha patito gravi rovine e che, prima della catastrofe, rappresentava il centro regionale dei trasporti”. Inoltre, saranno acquistati dei veicoli. Tra le realtà intervenute sul campo, Dhl (Deutsche post), che già tre giorni dopo il calamitoso passaggio di novembre aveva assicurato assistenza logistica all’aeroporto di Mactan Cebu, dove ha installato un magazzino per facilitare la distribuzione di materiali e viveri. Dal canto suo, la statunitense Usps ha spedito quattro telefoni satellitari affinché gli addetti delle zone devastate possano comunicare con Manila. Da quest’ultima capitale, inoltre, è stata inviata una squadra di postali nelle aree di Iloilo, Cspiz, Antique ed Aklan per portare beni di prima necessità ai seicento colleghi coinvolti.
“Haiyan”/1 Nelle Filippine danni per 500mila dollari
30 Dic 2013 15:28 - FROM ABROAD
È la stima ricevuta dall’Upu su un totale complessivo di 700 milioni. Nelle aree colpite erano presenti 192 installazioni