“Correva l’anno 1980, quando uno dei grandi della filatelia torinese, Alessandro Glaray, firmava il primo editoriale di uno stringato opuscoletto intitolato «Il foglio dell’Unione filatelica subalpina», che andava a sostituire le circolari interne all’associazione”. Così si legge in apertura dell’ultimo numero, il duecentesimo, della testata.
L’obiettivo -conferma l’attuale redattrice, Elisa Gardinazzi, a “Vaccari news”- “era proporre non una rivista ma «un condensato di notizie, puntualizzazioni nel citare studi e articoli, risposte a quesiti, brevi pennellate che servano a mettere a fuoco i problemi più disparati, annunci di ricerche e offerte dei soci e tante altre cose». La direzione e la redazione vengono affidate a Carlo Cerutti. Le otto pagine iniziali, nel giro di pochi anni, si triplicano. A maggio del 1983, con l’uscita del numero venti, viene registrato al Tribunale di Torino nell’elenco dei periodici, arricchito della testata, creata dal socio Franco Filanci, su cui spicca un simpatico ed originale logo che da quel momento diventa elemento caratterizzante del sodalizio. Dalla stampa in bianco e nero in formato «A5», si passa nel 2012 all’«A4» a colori, dapprima con produzione artigianale fatta in sede e poi dal dicembre 2016 con veste tipografica. Mi piace ricordare che, in occasione del numero speciale uscito per celebrare il centenario della nascita dell’associazione a giugno 2013, Franco Filanci aggiorna il logo, in omaggio alle «quote rosa» del sodalizio, allora Luisa Delpiano, mia sorella, la sottoscritta e… la mia nipotina di due anni”.
Chi è Elisa Gardinazzi? “Sono nata, il 2 febbraio 1951, e cresciuta nel Mantovano, in un paese sulle rive del fiume Po, trascorrendo le estati dai miei nonni in un piccolo centro dell’Appennino tosco-emiliano; ho frequentato il liceo scientifico e la facoltà di Matematica a Firenze. Sin dalle scuole elementari collezionavo francobolli ed ero così affascinata da quei pezzettini di carta che spesso, con i soldi ricevuti per acquistare la merenda, ne comperavo di tutto il mondo. I casi della vita mi hanno portato a vivere in varie regioni italiane. Arrivata a Torino nel 1991 ho scoperto l’esistenza, in via Alfieri, dell’ufficio filatelico ed è riemersa la mia antica passione, accantonata dai tempi degli studi. Appreso dell’esistenza della prestigiosa e storica Unione filatelica subalpina, con un po’ di soggezione ho fatto domanda di iscrizione e… sono stata accettata e ben accolta”.
“Sotto la guida di Mauro Francaviglia, Andrea Malvestio e Giovanni Riggi di Numana ho scoperto che la mia grande passione era la storia postale. Senza dimenticare però le cartevalori, tant’è vero che sono entrata a far parte del gruppo fondatore della Collezionisti italiani di francobolli ordinari. Allora non avrei mai immaginato che nel 2014 sarei stata eletta alla presidenza della Subalpina, carica alla quale, dopo due anni, ho voluto e dovuto rinunciare per concedermi il piacere di andare, per lunghi periodi, a fare la nonna e la mamma nel Frusinate, dove vivono la nipotina e la mia unica figlia” (continua).