Un… mostro animava le cronache locali di un secolo fa. “Da qualche giorno -spiega per esempio la «Gazzetta del popolo» di Torino- ha cominciato a funzionare in alcuni uffici postali di Londra una macchina automatica destinata a portare una vera rivoluzione nel servizio postale del Regno Unito”.
Mediante l’introduzione di una moneta da due soldi, imprime sopra qualsiasi busta o altro involucro che sia inserito nella specifica apertura “un bollo circolare recante il nome dell’ufficio mittente, la data, il valore della somma pagata e la corona reale in inchiostro rosso”.
Questa impressione “rende inutile il francobollo e mentre evita al pubblico tutte le noie che sono inerenti l’attuale sistema, semplifica altresì notevolmente il lavoro degli impiegati postali, giacché è il pubblico stesso quello che timbra la corrispondenza”. Agli addetti, insomma, resta soltanto il compito di verificare la presenza dell’impronta.
Se l’innovazione incontrerà il favore generale -prosegue la nota- “la macchina verrà subito adottata su più larga scala, anche perché si pensa di collocare una di esse presso tutte le cassette delle lettere, evitando così il disturbo grandissimo di acquistare francobolli soprattutto durante le ore notturne”.
“È questa -conclude il giornale, poi ripreso dalla «Gazzetta dei filatelisti»- un’innovazione che meriterebbe di essere introdotta anche in Italia e che avvantaggerebbe tanto l’Amministrazione quanto il pubblico”.