Se in Italia periodicamente si registrano proteste per la vendita postale dei “gratta e vinci”, in Svizzera ci si domanda se è opportuno commercializzare generi zuccherosi.
Nel 2012, la Posta aveva promesso all’Alleanza dei consumatori di introdurre sportelli “zero dolciumi”, ricordano ora dall’Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana.
Due anni più tardi, l’Acsi e le altre organizzazioni hanno compiuto una verifica… amara: 72 uffici, sui 74 analizzati durante l’inchiesta svolta nell’intero territorio nazionale, “continuano ad adescare i bambini” mentre i genitori sono in fila. Solo a Lugano, ad esempio, nella più grande tra le sedi visitate a sud delle Alpi, si sono contati fino a cinque espositori con lecca-lecca, ovetti ed altri articoli simili, “ben posizionati all’altezza di occhi e mani” dei bimbi.
L’Alleanza, dunque, ha scritto ancora all’operatore, “chiedendo di investire le energie nel miglioramento delle sue prestazioni piuttosto che nella vendita di caramelle”.