L’aspetto più eclatante del parigino “Planète timbre” (news precedente) era la gamma di intrattenimenti per piccoli e grandi, capace di valorizzare alcune delle emissioni uscite. Perché, attraverso la filatelia, è possibile divertirsi ed apprendere cose nuove.
Ecco, dunque, l’Imprimerie de Phil@poste, che faceva vedere determinate lavorazioni e la doratura a caldo, effettuata sul momento, di un foglietto; la serie ferroviaria presentata attraverso un plastico (dove il trenino trasportava i relativi francobolli) ed un simulatore di cabina; quella per il secolo e mezzo della Croce rossa contestualizzata con lettere, manichini, memorabilia; altre, per certi autori, associate ai loro libri o a documenti. E poi, il Musée de la poste, pannelli con vecchie e nuove cartevalori in formato gigante, giochi, quiz…
Ancora più ampia l’area destinata ai ragazzi, che -sempre ricordando le nuove uscite- negli atelier gratuiti imparavano la calligrafia, a disegnare, rispettare il codice della strada, mangiare correttamente, separare i rifiuti con supporti tradizionali e persino informatici… Il lato opposto della medaglia è che tale zona, animata e quasi assordante durante i giorni feriali, il sabato e la domenica praticamente risultava desolata.
Forse l’elemento più paragonabile alla realtà italiana era costituito dalle mostre a concorso, che hanno coinvolto la Fédération française des associations philatéliques: grandi, nei soliti pannelli verticali e… pressoché deserte, anche durante i fine settimana, quando si presuppone che i filatelisti non lavorino. Una volta svelati gli esiti della giuria, questi sono stati attaccati su un comodo pannello (edita pure una pubblicazioncina). Insignificante la sezione dedicata alla letteratura.
E la presenza dell’operatore? Naturalmente, La poste si è ritagliata uno spazio faraonico, ma funzionale: gli sportelli per gli acquisti (fila unica con cordonature a regolare le precedenze), quelli per gli annulli, sedie e tavoli dove affrancare e scrivere con comodità, le macchinette automatiche che, anche dal punto di vista acustico, ricordavano le slot-machine, il “Carré d’encre”, realtà per certi versi equivalente agli spazi filatelia del Bel Paese.
Di… contorno, ecco mail art, sedute con gli artisti per ottenerne l’autografo, l’elezione del miglior dentello uscito nel 2013, spettacoli, conferenze ed appuntamenti anche legati alle emissioni. Curioso un incontro dedicato ai francobolli illegali ed alle produzioni abusive: argomento sempreverde, ma davanti al diluvio di novità ufficiali, forse oggi non più così prioritario…