Piccoli comuni atto terzo. Dopo i due incontri precedenti il coronavirus, oggi quello nuovo, sempre organizzato alla “Nuvola” di Roma da Poste italiane. Ora su un tema specifico, che vede alla base proprio i supporti introdotti dopo la pandemia, ovvero Piano nazionale di ripresa e resilienza e Piano nazionale per gli investimenti complementari. Da quest’ultimo discende “Polis - Case dei servizi di cittadinanza digitale”, di cui nelle ultime settimane “Vaccari news” ha dato diverse anticipazioni. E oggi la presentazione ufficiale, rivolta ai settemila sindaci dei centri con meno di quindicimila abitanti.
Una parte decisiva per lo sviluppo dell’Italia vive nei piccoli comuni, nelle isole minori, nelle regioni interne private di opportunità, di sviluppo. Ecco perché il progetto risalta in tutta la sua rilevanza, ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. È importante come risposta; dobbiamo ringraziare Poste italiane per aver mantenuto gli uffici nei paesi.
Facendo eco a quanto ha precisato il ministro dell’Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, quando ha definito “rivoluzione copernicana” la scelta dell’azienda di passare dal voler chiudere gli sportelli non redditizi a concepire una rete capillare che ora rappresenta una spina dorsale della società per azioni. Il progetto procede speditamente, si inserisce nella semplificazione dell’Amministrazione pubblica ed è finalizzato a tagliare tempi e costi.
Pure la presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, ha accennato all’obiettivo di far risparmiare alle persone tempo prezioso. L’Italia -ha ricordato- si fonda principalmente sui suoi comuni, indipendentemente dalla loro grandezza; il comune è l’istituzione più prossima ai cittadini, che deve rispondere a qualsiasi problema, anche senza badare alle competenze. Una sfida molto più impegnativa per chi è sindaco nei centri stamattina interlocutori privilegiati (continua).