Francobolli efficaci, che -senza bisogno di troppe parole- danno un messaggio: scrivere, anche al computer, è bello e piacevole. E, soprattutto, come ricorda l’indicazione presente sul bordo, “gli scritti rimangono”.
È questa l’interpretazione che il Belgio dà alla “Festa del francobollo”: cinque carte valori confezionate in blocco e acquistabili da oggi. “La redazione delle lettere e delle cartoline -ricordano da Bruxelles- è sempre un momento carico di emozione. Dei bei francobolli sulla nostra corrispondenza apportano un tocco finale sempre più ricercato”.
La serie si fa notare anche per un altro motivo, in quanto impiega un nuovo sistema d’affrancatura. Niente più tariffe cervellotiche, da combinare magari “incastrando” pezzature dal costo diverso. Da ora si ragiona per multipli. Ogni esemplare del foglietto, ad esempio, vale “1”, oggi corrispondente a 52 centesimi; dà diritto a spedire una lettera normalizzata nel Paese, pesante fino a 50 grammi. Il porto successivo (lettera non normalizzata da 0 a 100 grammi) costa “2”, cioè due dentelli targati “1”. Lo scaglione seguente (da 100 a 350 grammi) richiede un “3”, quello dopo ancora (da 350 grammi a 1 chilo) vuole un “5” e così via.
In caso di modifiche tariffarie, i valori indicati sui francobolli non dovranno essere integrati, e non sarà nemmeno necessario conoscere i costi aggiornati. Basta sapere che al primo porto corrisponde l’“1” e per i restanti bisogna impiegare due o più pezzi. Possibilità non così agevole nemmeno con le strategie da tempo adottate in altri Paesi, che hanno sostituito il prezzo con una lettera dell’alfabeto.
Il sistema è attivo solo all’interno del Belgio; per l’estero, resta in vigore la metodologia tradizionale.