La bambina che salta la corda, uno strano cane rosa, il maiale in abito da sera che si toglie il cappello. Tre inconsueti quanto disomogenei soggetti, ma il filo conduttore c’é. L’Australia, che li ha trasformati in altrettanti francobolli da 0,70 (i primi due) ed 1,40 dollari (l’ultimo), ha definito così la serie: “Segni dei tempi”. Lavorati da John White ed Australia post design studio, rappresentano delle figure al neon, sistema introdotto nel 1910 a Parigi ed un tempo usatissimo soprattutto per le pubblicità. Se oggi la tecnica è stata accantonata, c’é nitida la consapevolezza che le testimonianze lasciate possano avere un significato storico. La prima insegna, nota come “Little Audrey”, forse è localmente la più nota fra tutte: fu costruita nel 1936 dalla Neon electric signs ed eretta ad Abbotsford (Stato di Victoria) per far conoscere la Skipping girl vinegar. La successiva testimonia l’epoca in cui, dopo la Seconda guerra mondiale, la Goald cost del Queensland divenne una destinazione popolare per i connazionali. L’albergo “Pink poodle” fu costruito nel 1967 a Surfers Paradise e rappresentò un noto luogo soprattutto per i viaggi di nozze. L’edificio venne abbattuto nel 2004, ma il reperto canino si salvò ed ora caratterizza la zona. Data attorno agli anni Cinquanta l’ultimo elemento; venne posizionato a Dandenong, ancora Victoria, così da evidenziare la Gippsland co-operative bacon curing company. Dopo la chiusura dell’azienda, l’impianto luminoso fu abbandonato, per essere restaurato e rimontato dieci anni dopo. L’emissione è stata prodotta in fogli da cinquanta e blocco con la serie. I tagli più economici sono disponibili pure su carta autoadesiva per i libretti da dieci ed i rotoli da duecento.
“Segni dei tempi”
01 Set 2015 00:30 - FROM ABROAD
Così l’Australia definisce le vecchie pubblicità al neon. Tre di queste sono state scelte in modo da caratterizzare la serie annunciata per oggi