In vendita agli sportelli postali da oggi (ma in rete si poteva trovare perlomeno da ieri), il francobollo dedicato al Museo nazionale dell’emigrazione italiana è stato presentato in mattinata alla Farnesina. È per questo che Poste ha atteso fino all’ultimo per rivelare l’immagine. D’altro canto, i dettagli tecnici erano noti sin dal 24 maggio…
Il 60 centesimi riproduce il dipinto di Angiolo Tommasi (1858-1923), realizzato nel 1896 e intitolato “Gli emigranti”, ora custodito a Roma presso la Galleria nazionale d’arte moderna; nella vignetta compare anche il logo dello stesso Museo, struttura collocata al Vittoriano e inaugurata il 23 ottobre 2009. L’esemplare è tirato in due milioni e mezzo di esemplari.
A presentare il dentello è stato il sottosegretario Alfredo Mantica, che ha la delega per le politiche generali concernenti le collettività italiane all’estero. “È sicuramente -ha detto- un gesto simbolico, ma allo stesso tempo storico, oltre che umano e politico. Abbiamo voluto consacrare, proprio nel 2011, tramite la storia filatelica della nostra Repubblica, il ruolo e l’apporto che l’emigrazione italiana nel mondo ha dato al processo di unificazione della nostra amatissima Italia”. Promettendo che la carta valore sarà inviata a tutti i deputati e ai senatori, quasi fosse un invito a raggiungere la struttura, che “merita senz’altro una visita”.
L’immagine scelta -ha precisato fra l’altro il presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali, Angelo di Stasi- ricorda lo spirito di intraprendenza e le amarezze che hanno contraddistinto l’emigrazione tricolore. Emigrazione che oggi si vive al contrario.
A rappresentare Poste italiane, sul palco vi era la responsabile per la filatelia, Marisa Giannini; ha sottolineato la fedeltà dei connazionali che vivono oltre confine verso il francobollo nostrano.
L’iniziativa -ha voluto aggiungere il segretario generale del ministero degli Affari esteri, Giampiero Massolo- è un altro “pezzo della collezione che sta mettendo insieme il Mae, nel quadro delle celebrazioni per il centocinquantesimo, per ricostruire la nostra identità nazionale”. Ammettendo poi come Poste sia “un veicolo d’eccellenza verso l’estero”.
L’annullo fdc ha visto come punto di riferimento lo spazio filatelia della capitale, mentre il bollettino illustrativo è dovuto al ministro Franco Frattini e allo stesso sottosegretario Alfredo Mantica.
