Un progetto su larga scala per consegnare sistematicamente cibo e beni di prima necessità negli ex territori occupati e nelle aree dell’Ucraina più prossime ai combattimenti. A concordare l’intervento, Ukrposhta in collaborazione con la società Atb-market, che opera via internet. “D’ora in poi -spiegano da Kiev- i residenti nelle regioni di Charkiv, Cherson e Doneck possono ottenere il necessario. Il servizio di consegna è disponibile anche per quanti si trovano altrove, hanno parenti e persone care nei territori in prima linea e desiderano prendersi cura di loro aiutandoli a tornare alla vita normale”. La merce, secondo la destinazione pesante anche fino ai cento chili, viene consegnata in auto (occorrono dai due ai sette giorni) laddove non ci sono grandi catene di negozi alimentari a causa delle distruzioni. La tariffa è scontata del 20% e il collo è tracciabile. Il supporto si aggiunge a quelli già in essere, tradizionali (postali, finanziari e logistici) e non (come il recapito di medicinali).
Intanto, dall’1 aprile si potranno spedire pacchi in Germania con uno sconto del 60%, così da aiutare sia i privati, sia gli imprenditori che vendono all’estero. Tale riduzione “è il passo successivo per rafforzare ed espandere la collaborazione con Deutsche post, che ha sostenuto l’Ucraina sul fronte postale dall’inizio della guerra”, ha commentato il direttore generale dell’azienda, Igor Smilyansky. Preceduta da Stati Uniti e Regno Unito, la Germania è il terzo Paese per numero di invii postali spediti dall’Ucraina. Inoltre è il quinto a vedere tagliato il listino prezzi dopo Estonia, Lettonia, Lituania (-45%) e Polonia (-75%).