search results
total: 767
Il progetto condiviso tra Vaticano e Singapore per i venticinque anni di relazioni diplomatiche potrebbe uscire il 9 novembre. La conferma giunge a “Vaccari news” dalle Poste del ministato asiatico, che fino a qualche tempo fa negavano l’iniziativa della congiunta. In base alle anticipazioni, potrebbe trattarsi di un francobollo. Ma novembre è ancora distante e al di là del Tevere si lavora sulla prossima uscita, prevista –salvo sorprese- per il 22 giugno. Sono quattro le emissioni in calendario per quel giorno, dedicate rispettivamente a Wolfgang Amadeus Mozart (taglio da 80 centesimi), alla Basilica di San Pietro (due francobolli da 45 e altrettanti da 60 eurocent), ai viaggi compiuti da Benedetto XVI nel 2005 (nominali da 0,62 e 1,40 euro) e all’Unione stampa filatelica italiana (aerogramma da 1,00 euro). L’omaggio per il musicista nato 250 anni fa a Salisburgo, tirato in 1,5 milioni di pezzi, è confezionato in blocco da sei. La vignetta propone il busto del commemorato, tratto da un’opera di Barbara Krafft del 1819, e sullo sfondo le note del brano “Alleluia - requiem exsultate, jubilate”, composto nel 1773 a Milano. Sui margini è presente un altro riferimento, questa volta tratto dalla “Fuga in do maggiore per pianoforte”.
Oggi non ci sarà solo l’annullo vaticano (immagine piccola), che documenterà per i posteri il giuramento della Guardia svizzera pontificia e soprattutto i festeggiamenti per il suo quinto centenario. Alla celebrazione, infatti, parteciperanno rappresentanze militari straniere, fra cui le britanniche, che da Londra impiegheranno un’ulteriore obliterazione.
“La British honourable artillery company -spiega a «Vaccari news» l’ufficiale incaricato alle relazioni esterne dei servizi postali di British forces, Chris Banks- è antica quasi come la Guardia svizzera, essendo stata riconosciuta da Enrico VIII nel 1537, ed è stata invitata a partecipare alle cerimonie in Vaticano”. Da qui la decisione del ricordo marcofilo che sarà disponibile nei negozi attorno a piazza San Pietro applicato su una busta speciale (foto grande; per le richieste a distanza: Snco philatelic bureau, British forces post office, Inglis barracks, Mill Hill, London NW7 1PX).
Ma perché il 6 maggio? La Guardia svizzera pontificia giunse a Roma il 22 gennaio 1506, considerato quindi il giorno di fondazione del corpo. “La prova del fuoco –spiegano i soldati del papa- seguì tragicamente il Sacco di Roma del 6 maggio 1527”; per ricordare il sacrificio dei 147 elvetici caduti nel tentativo di difendere Clemente VII, ogni anno in questa data si svolge il giuramento delle nuove guardie.
Per il mezzo millenario occorre naturalmente aggiungere la congiunta tra Svizzera e Vaticano, uscita l’anno scorso (“Vaccari news” del 20 ottobre).
Soggetti laici o religiosi: anche la Pasqua -così come tradizione vuole- passa per gli sportelli postali.
Sono infatti diverse le amministrazioni che non si sono lasciate sfuggire l’occasione. La Finlandia ad esempio, ha firmato un coloratissimo francobollo con un pulcino (notizia pubblicata da “Vaccari news” l’1 marzo), mentre Romania ed Ungheria hanno preferito il richiamo alla Crocifissione. A taglio più folcloristico l’emissione voluta dalla Polonia, che ha puntato sulle celebrazioni popolari.
La ricorrenza non poteva naturalmente essere trascurata dal Vaticano, che oggi impiegherà un annullo speciale all’insegna del motto “Surrexit Christus alleluia”, abbinato ad una busta ricordo. Sul lato sinistro del plico è raffigurato un particolare del dipinto “La disputa del Sacramento” di Raffaello, custodito presso i Musei vaticani. Il costo del plico è di 2,50 euro (4,00 se in raccoglitore) più 0,80 euro per gli invii raccomandati o 2,58 per gli assicurati. La richiesta va accompagnata dall’importo, pagato mediante vaglia postale internazionale o assegno circolare all’ordine di Poste vaticane, Governatorato, 00120 Città del Vaticano.
Anche il mezzo millennio trascorso dalla morte del pittore ed incisore Andrea Mantegna, nato nel Padovano e scomparso a Mantova fa en-plein. Dopo il 45 centesimi emesso dall’Italia il 25 febbraio, il 16 marzo giungerà l’emissione vaticana. Attendendo comunque l’1,80 euro sammarinese del 5 aprile e l’omaggio -ancora imprecisato nei dettagli ma già programmato- dello Smom. Le poste di Benedetto XVI, almeno per ora, si sono dimostrate più generose, firmando tre francobolli (tagli da 60, 85 ed 1,00 euro in fogli da dieci pezzi per complessive 300mila serie) e un foglietto (contenente due esemplari da 1,40 euro l’uno e realizzato in 120mila copie). L’interpretazione vaticana punta al polittico che l’artista ha realizzato tra 1457 e 1459 ed oggi è conservato nella chiesa veronese dedicata a san Zeno. L’immagine principale propone la Vergine ed il Bambino, i santi Gregorio e Giovanni Battista nonché i santi Pietro e Paolo, protagonisti dei tre esemplari. La predella comprende scene della Passione, i cui originali sono ora ammirabili al Louvre ed al Musée des beaux-arts di Tours.
Tre francobolli per tre anniversari riguardanti altrettanti gesuiti. Così il Vaticano, dal 16 marzo, metterà in vendita gli omaggi al beato Pedro Fabro (taglio da 45 centesimi) ed ai santi Ignazio di Loyola (60 centesimi) e Francesco Saverio (2,00 euro). Ognuno -puntualizzano in posta- “rappresenta una caratteristica della Compagnia di Gesù”. Pietro Favre, di cui ricorre il 500° anniversario della nascita, fu il direttore spirituale di persone importanti e meno importanti in tutta Europa. Scomparve nel 1546. Ignazio di Loyola (1491-1556) trascorse a Roma gli ultimi sedici anni della sua vita, caratterizzata da esperienze mistiche, animando e governando per mezzo di lettere -gli archivi ne contano 7mila- il numero crescente di gesuiti attivi nel mondo. Francesco Saverio, infine, nacque nel 1506. Patrono delle missioni, rappresenta l’ardore apostolico della Compagnia. “Intrepido, coraggioso, sempre pronto ad affrontare qualsiasi pericolo in mare o terra per «aiutare le anime», morì tradito da mercanti e politici, «felice e povero» all’età di 46 anni” guardando le montagne della Cina, sua mira apostolica. Trecentomila le serie complete, prodotte in fogli da dieci pezzi identici.
Anche il Vaticano partecipa alla festa per il quarantesimo anniversario dell'Unione stampa filatelica italiana. E lo fa con un aerogramma da un euro, di cui tuttavia non è ancora stata fissata la data. Con l'iniziativa delle Poste papali si completa così il quadro. Come conferma il presidente dell'Unione, Renato Russo. “Ci piace interpretare –dice- le emissioni che Italia, San Marino, Sovrano militare Ordine di Malta e Vaticano hanno deciso di dedicare al quarantesimo anniversario della fondazione dell'Usfi anche come un significativo riconoscimento dell'impegno profuso, un riconoscimento che conforta i nostri sforzi”. Fondato a Firenze l'8 maggio 1966, il sodalizio riunisce, pur in elenchi distinti, la quasi totalità dei giornalisti professionisti e pubblicisti, nonché degli scrittori e degli editori, che in Italia si dedicano al collezionismo filatelico. Ed attualmente comprende anche gran parte di quelli che seguono il settore numismatico e delle carte telefoniche. L'altra emissione interofila prevista dalle Poste papali (cartoline postali) per il 2006 è invece dedicata al 75° anniversario di Radio vaticana.
Davanti alla distruzione dei templi e alle violenze a sfondo religioso, il Vaticano condanna ma al tempo stesso sostiene il dialogo. Agli interventi di Benedetto XVI, seguiranno infatti anche i francobolli. Due gli esemplari in uscita il 16 marzo per il “giro” annuale di PostEurop, il cui tema 2006 è l'integrazione vista dai giovani. Il 62 centesimi accomuna la sinagoga, la moschea e la chiesa cristiana, accompagnandole con delle mani giunte in atto di preghiera, “a simboleggiare –precisano dal Governatorato- l'importanza della libertà religiosa e della possibilità di praticarla per qualsiasi uomo in ogni parte del mondo”. Nel taglio da 80 centesimi, invece, quattro ragazzi di varie etnie studiano insieme mentre un quinto scrive sulla lavagna la parola “integrazione” e due persone si stringono la mano in segno di amicizia e solidarietà. Anche in questo caso il messaggio è chiaro: la scuola è il “luogo fondamentale ove si forma, pur nelle diversità etniche, sociali e culturali, una base comune di condivisione che creerà i futuri cittadini del mondo”. Trecentomila le serie prodotte, che usciranno contemporaneamente ad altre due emissioni: da una parte quella che accomuna il beato Pedro Fabro nonché i santi Ignazio di Loyola e Francesco Saverio, ad ognuno dei quali è dedicato un francobollo. Dall'altra il tributo (tre esemplari più un foglietto) per il mezzo millennio dalla scomparsa dell'artista Andrea Mantegna.
Alcune celebrazioni locali, altre a respiro internazionale. Così si presenta il programma messo a punto dal Vaticano per il 2006. Almeno nella sua bozza attuale.
Nella prima categoria vanno compresi, ad esempio, due mezzi millenni: per la ristrutturazione compiuta dal Bramante alla Basilica di san Pietro e per i Musei vaticani. Più sottile -perché va letto nell’ambito delle politiche internazionali riguardanti l’Estremo Oriente- è un altro appuntamento con il calendario: il quarto di secolo delle relazioni diplomatiche fra Santa Sede e Singapore. Viene inoltre confermato il tradizionale filone dedicato ai viaggi del pontefice, che con Benedetto XVI ha aperto un nuovo capitolo.
Fra le proposte di più ampio respiro figurano l’Anno internazionale dei deserti e della desertificazione, deciso dall’Assemblea generale dell’Onu, i saluti ad Andrea Mantegna (quinto centenario della morte) e Wolfgang Amadeus Mozart (250 anni dalla nascita). Senza naturalmente dimenticare gli abituali tributi per “PostEurop”, questa volta dedicato all’integrazione vista dai giovani, e per Natale.
Non sono ancora stati resi noti valori nominali e date di uscita.
L’elenco completo è scaricabile gratuitamente dal sito www.vaccarinews.it, cliccando il pulsante “tutte le emissioni”.
Salvo sorprese, giovedì scorso per San Marino si è chiuso il 2005 e domani anche il Vaticano archivierà l’annata. Tre le produzioni che le poste biancogialle porranno in vendita. Oltre alla congiunta con Berna per la Guardia svizzera pontificia (segnalata da “Vaccari news” il 20 ottobre) e l’aerogramma in onore di san Nicola da Tolentino (notizia 15 novembre), sarà distribuita anche la serie natalizia. In questo caso unico è il soggetto, suddiviso però in più dettagli attraverso i tre i francobolli, dal valore di 45, 62 ed 80 centesimi e prodotti in 300mila serie complete. È l’Adorazione dei pastori di François Le Moyne (1688-1737), pittore francese esponente del Rococò, opera conservata presso la chiesa parrocchiale di Novalesa (Torino), dedicata a santo Stefano. Per osservare la visione d’insieme bisogna ricorrere al carnet: contiene quattro esemplari del francobollo da 0,80 euro non dentellati lateralmente e sulla copertina propone appunto l’opera completa. La tiratura del libretto ammonta a 100mila pezzi. “In questa scena evangelica –è il commento firmato dall’Ufficio filatelico e numismatico- appare particolarmente significativa la presenza dei poveri, umili pastori che si avvicinano alla capanna di Betlemme ad adorare un bambino che è appena nato ma del quale, proprio in virtù della loro semplicità e spontaneità, colgono la straordinaria forza e potenza”.
L’Italia sembra proprio essersi scordata di san Nicola da Tolentino (1245-1305): l’ex ministro alle Comunicazioni Maurizio Gasparri -come ha riportato “Vaccari news” il 6 dicembre 2004 basandosi su informazioni diffuse dallo stesso dicastero- aveva infatti annunciato un dentello per il 2005, di cui si è persa ogni traccia. A rimediare ci penserà presto il Vaticano. Il 22 novembre, per ricordarne il settimo centenario della morte, ha infatti messo in calendario un aerogramma, dal costo di 1,00 euro e destinato -in base alle tariffe interne- all’Oceania. L’intero riprende l’iconografia utilizzata per l’appuntamento con la storia e in particolare l’affresco di san Nicola vittorioso sulla tentazione. L’opera, dovuta al pittore Pietro da Rimini ed alle sue maestranze, si trova sulla parete sud est del “Cappellone” di Tolentino (Macerata). Trentamila gli esemplari stampati.